In queste ultime settimane, a causa del boom legato al Coronavirus, fa parecchio discutere la gestione che gli organi competenti stanno avendo del calcio in Italia. Tante decisioni diverse e dietrofront continui non stanno facendo altro che alimentare i malumori all’interno di società, squadre e tifoserie. Ma anche negli altri sport le cose non vanno meglio.
Se le Olimpiadi previste a Tokyo tra fine luglio e metà agosto rischiano lo slittamento di almeno qualche mese, in questo periodo la stagione ciclistica inizia ad entrare nel vivo e i problemi non mancano affatto.
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Il ciclismo ai tempi del Coronavirus
Nel mese di marzo si sarebbero dovute correre alcune delle gare più importanti. Quanto accaduto lo scorso giovedì all’UAE Tour con la cancellazione delle ultime due tappe complici dei casi sospetti di contagio al Coronavirus – alcuni dei quali confermati -, ha fatto si che molte squadre si stiano tirando indietro per paura di una possibile trasmissione del virus.
A causa delle prese di posizione di alcuni team, si è paventata la cancellazione o il rinvio dei prossimi impegni. Ma l’UCI nella serata di mercoledì – a seguito di un incontro tenutosi proprio con i team -, ha annunciato che nessuna corsa verrà sospesa, richiedendo però agli organizzatori di prendere ogni precauzione possibile per limitare al massimo il rischio di contagio al Coronavirus e andando contro la richiesta dei medici di almeno una quindicina di squadre, i quali – attraverso una lettera – avevano richiesto uno stop forzato generale.
Il Decreto uscito nella serata di mercoledì da parte del Governo Italiano ha ribaltato tutto, imponendo uno stop di trenta giorni alle manifestazioni sportive con il pubblico nel nostro Paese e dunque sono state cancellate tutte le corse in calendario, quali Milano-Sanremo, Settimana Internazionale Coppi e Bartali, Giro di Sicilia, Tirreno-Adriatico, Strade Bianche e GP Industria & Artigianato vista l’impossibilità di non avere spettatori sulle strade.
Invece in quel di Abu Dhabi, fino almeno al prossimo 14 marzo restano in quarantena Groupama FDJ, Gazprom, Cofidis e i padroni di casa della UAE Emirates. Questo a causa di diverse positività al Coronavirus riscontrate nelle ultime 48/72 ore e che riguardano anche alcuni corridori.
Insomma, la situazione definitiva è ancora in attesa di divenire, ma è certo che quest’emergenza sta colpendo anche le ruote a pedali. E i timori di molti team potrebbero complicare ulteriormente i piani e finire con il ribaltare tutto.
Si possono recuperare le corse?
Tornando al discorso della cancellazione delle corse nostrane, a La Gazzetta dello Sport, Mauro Vegni di RCS Sport ha aperto alla possibilità di recuperarle nei prossimi mesi, ma tutto dipenderà dal resto degli impegni previsti nel calendario. Aprile, giugno e settembre potrebbero essere i mesi nei quali aggiungere questi importanti eventi, alcuni dei quali non possono proprio non essere disputati.
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