Pensioni ultima ora: una nuova riforma è previdenziale è il risultato a cui aspira il governo in carica. Per tale ragione l’esecutivo ha avviato un tavolo di confronto con i sindacati allo scopo di individuare un percorso comune con cui superare la riforma Fornero e scrivere le nuove regole prima della scadenza di Quota 100 prevista a fine 2021. Ricordiamo che Quota 100 dà la possibilità di andare in pensione a coloro che hanno raggiunto i due requisiti minimi: 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.
Pensioni ultima ora, Fornero contro Quota 100
La discussione intanto è sempre abbastanza accesa. Si tratta di un dibattito nel quale oltre a proporre le idee per il futuro spesso si commentano le misure pensionistiche adottate sinora.
Nel corso dell’ultima puntata della trasmissione tv Di Martedì, condotta da Giovanni Floris, in onda su La7 è stata intervistata l’ex ministro Elsa Fornero. Secondo l’ex esponente del governo Monti: “I sindacati che siedono al tavolo della nuova riforma pensionistica devono proporre delle modifiche dell’attuale sistema data la situazione particolare”.
Mentre rispetto a Quota 100 Fornero ha confermato la sua idea: “Su Quota 100 ho sempre sostenuto che era una misura miope fatta per consenso elettorale e di breve periodo. Io credo che sospenderla ora creerebbe molto scontento per quelli che sono in prossimità del pensionamento. Si dovrebbe fare un decalage l’anno prossimo, magari stringere un po’ i freni rispetto all’attuale Quota 100, sfruttando la consapevolezza dei cittadini della gravità della situazione del nostro Paese. Sul futuro dobbiamo investire e puntare su una nuova riforma delle pensioni che abbassa l’età del pensionamento mi pare del tutto irrazionale”
Carlo Cottarelli e la “spesa” pensionistica
Pensioni ultima ora – Nel corso della stessa trasmissione c’è stato l’intervento di un altro economista esperto in materia di pensioni e conti pubblici. Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano, si è espresso con le seguenti parole: “In base alle proiezioni fatte dalla Ragioneria di Stato, che non ha nessun motivo per mentire, nella migliore delle ipotesi la spesa per le pensioni, rispetto al Pil aumenterà leggermente, a carte ferme. Sotto ipotesi però molto ottimistiche. Con ipotesi più realistiche, anche se resterà il sistema della legge Fornero, la spesa continuerà ad aumentare nel corso degli anni di 2-3 punti percentuale, togliendo spazio a tutte le altre forme di spesa”.
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