Il contratto bancari è stato firmato lo scorso dicembre e i nuovi importi entreranno a regime nel 2020. Proprio in questo periodo partirà la prima tranche da 80 euro mensili, che si aggiungeranno agli arretrati relativi ai primi mesi dell’anno. I nuovi importi compariranno nelle buste paga del mese di marzo dopo l’ok dei sindacati di settore: Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.
Rinnovo contratto bancari 2020: gli importi
Gli aumenti riguarderanno 290 mila bancari che operano negli istituti di credito dell’Abi. L’aumento a regime sarà di 190 euro, importo che però sarà diviso in tre tranches. 80 euro da gennaio 2020 (a marzo ci saranno gli arretrati, per un totale di 240 euro quindi), 70 euro a partire da gennaio 2021 e infine 40 euro a partire dal 1° dicembre 2022.
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Le principali novità
Quali sono le principali novità sul rinnovo contratto bancari 2020? Come riporta StartMag, la novità principale riguarda la digitalizzazione, che sarà promossa grazie all’istituzione di una cabina di regia e di un comitato nazionale bilaterale. Ma la novità più apprezzata riguarda una più efficiente conciliazione tra vita privata e professionale, tramite una regolamentazione del lavoro agile (termine molto in voga in questi tempi di coronavirus) e più diritti per i lavoratori che hanno bisogno di assistere familiari disabili, senza dimenticare una spinta sotto l’aspetto formativo per accelerare il lato occupazionale nel settore bancario.
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Sotto l’aspetto lavorativo è stato abolito il salario d’ingresso per i giovani e si è deciso di ridurre a 9 gli inquadramenti accorpando due livelli delle due aree professionali più basse. Inoltre è stato stabilito il consenso obbligatorio ai trasferimenti per i lavoratori con più di 52 anni di età e 22 anni di servizio.
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