L’emergenza legata al contagio da nuovo coronavirus ha determinato l’imposizione della zona rossa in Lombardia e in altre 14 province italiane. Diverse le rigide norme imposte dal governo per contenere la diffusione dei casi. Quali norme devono seguire i cittadini?
Zona rossa: i territori interessati
A contraddistinguere le porzioni di territorio all’interno della zona rossa è, innanzitutto, il divieto di spostarsi in entrata e in uscita, anche all’interno degli stessi territori, a meno di esigenze urgenti o gravi opportunamente comprovate e dimostrabili. Tale restrizione è stata prevista per l’intera regione Lombardia e per le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini (Emilia Romagna), Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara, Vercelli (Piemonte), Venezia, Padova, Treviso (Veneto), Pesaro e Urbino (Marche).
Le regole di comportamento
Per contenere la diffusione del contagio sono state previste alcune specifiche norme comportamentali. Valgono per tutti e non solo per chi abita nelle zone sottoposte a quarantena. Come si è ripetuto più volte, il Covid 2019 raramente è mortale per persone in buona salute. Tuttavia, è bene ridurre al massimo il numero dei contagi per permettere al servizio sanitario di concentrarsi sui casi più gravi che riguardano per lo più anziani affetti anche da altre patologie. Dunque, è bene rimanere a casa il più possibile, magari anche per lavorare, e comunque evitare i luoghi affollati.
Poi non solo è meglio evitare abbracci e strette di mano ma anche mantenere almeno un metro di distanza dagli altri. Se si deve tossire o starnutire meglio farlo nell’incavo del gomito e non semplicemente portandosi le mani al volto (anzi è necessario evitare di toccarsi il volto e la bocca). Capitolo a parte riguarda proprio l’igiene delle mani: vanno lavate il più spesso possibile se ci si trova fuori casa (consigliato ridurre al minimo il contatto con superfici all’esterno) e, in particolare, prima di mangiare (in mancanza di acqua e sapone va bene anche utilizzare una soluzione alcolica). Infine, il punto è molto importante da ricordare, nel caso in cui si cominciassero ad avvertire dei sintomi influenzali, come la febbre, non si deve chiamare il 118 ma il 1500.
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