L’attore Max Von Sydon, nato il 10 aprile del 1929 a Lund in Svezia, è morto l’8 marzo 2020 a Parigi. La sua è stata una lunga carriera caratterizzata da moltissime partecipazioni in film di successo e di interpretazioni che lo hanno fatto entrare di diritto tra i grandi del cinema.
Max Von Sydow è morto, l’annuncio
A dare l’annuncio della sua morte è stata la sua seconda moglie, la produttrice francese Catherine Brelet. “È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l’estremo dolore di annunciare la scomparsa di Max von Sydow”. I due erano uniti sentimentalmente dal 1997. Nato in Svezia ma naturalizzato francese, l’attore ha legato indelebilmente il suo nome di attore a quello di Ingmar Bergman che lo ha diretto in 14 occasioni.
La carriera e le nomination agli Oscar
Max Von Sydow è morto – Il suo esordio risale al 1957 nel film “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman. Tra gli altri lavori di indiscusso successo è possibile citare la sua interpretazione in film come “L’esorcista” o la più recente partecipazione alla saga di “Star Wars”.
Nella sua lunghissima carriera ha lavorato a circa 100 film. L’attore ha anche conquistato, nel corso della sua carriera, due nomination agli Oscar. Le nomination all’Oscar sono arrivate per “Pelle alla conquista del mondo” del 1989 e “Molto forte, incredibilmente vicino” del 2012. La sua carriera iniziata in Svezia è continuata con tanti film di successo: “Il posto delle fragole”, “La fontana della vergine”, “Come in uno specchio”, “L’adultera”.
E ancora “I tre giorni del condor”, “Flash Gordon”, “Fuga per la vittoria”, “Conan il barbaro”, “Mai dire mai”. Altri titoli a cui ha lavorato? “Shutter Island”, “Minority Report”, “Robin Hood”, “Star Wars: Il risveglio della Forza”.
Citiamo, prima di concludere questa lunga panoramica sulla lunga carriera di Max Von Sydow alcuni dei registi italiani con cui ha lavorato tra cui Dario Argento, Francesco Rosi e Pasquale Squitieri.
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