Coronavirus Italia ultime notizie: Iss, crescono ancora i contagi
L’Istituto Superiore di Sanità ha diramato un bollettino con molti dati interessanti sull’epidemia di coronavirus che sta imperversando in Italia
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha diramato un bollettino con molti dati interessanti sull’epidemia di coronavirus che sta imperversando su tutto il territorio italiano. Da dove sono partiti i contagi? Quanto tempo passa tra la comparsa dei sintomi del Covid 19 e la diagnosi? Quanti anni hanno in media le persone decedute? Queste sono alcune domande a cui hanno risposto gli esperti dell’Iss.
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Coronavirus: da dove è partito il contagio?
L’Istituto Superiore di Sanità, dopo aver raccolto informazioni sulla diffusione del nuovo coronavirus, ha concluso che in tutti i casi registrati in Italia l’infezione è avvenuta sul territorio nazionale. Unica eccezione, per quello che è possibile capire al momento, sono i primi tre casi registrati nel Lazio: il contagio in questo caso è avvenuto con tutta probabilità in Cina. Restano dei forti dubbi su una persona di nazionalità iraniana segnalata dalla regione Lombardia che potrebbe essere stata contagiata, appunto, in Iran. Ciò non vuol dire, precisa l’Iss, che quest’ultima sia responsabile dei contagi ma soltanto che il suo caso è diverso dagli altri.
Corona ultime notizie: coronavirus Italia contagi, aggiornamento bollettino
Chi rischia di più?
Sempre nel rapporto Iss si cerca di ricostruire la “storia” di 8.342 casi di persone risultate positive ai test. In questo senso è stato possibile individuare la data di comparsa dei sintomi soltanto in 4.555 casi. Tra il suddetto giorno e la diagnosi del Covid 19, la malattia causata dal nuovo coronavirus, sono passati 3 giorni tra il 20 e il 27 febbraio e 4 giorni tra il 28 al 9 marzo. I tempi si sono allungati perché il numero dei test è sensibilmente aumentato tra i due periodi.
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Un altro punto interessante è quello legato all’età media delle persone decedute: il tasso di letalità tra gli over 80 è del 13,2%, del 6,4% per gli over 70, del 2,5% per gli over 60. Per chi ha tra i 50 e i 59 anni, la percentuale di decessi si abbassa fino allo 0,2%, tra i 40 e i 49 anni fino allo 0,1%. Detto ciò, riferisce il Presidente Iss Silvio Brusaferro, “l’indagine rileva una percentuale significativa di casi sotto i 30 anni, un dato che conferma quanto questa fascia di età sia cruciale nella trasmissione del virus”. Insomma, “fermare” i pazienti che presentano sintomatologia lieve e che, quindi, continuano ad avere una vita “attiva”, è un passo fondamentale per evitare il propagarsi del nuovo coronavirus.
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