Negozi di prima necessità: quali sono aperti, elenco ed esempi

Pubblicato il 12 Marzo 2020 alle 14:16 Autore: Daniele Sforza

Quali sono i negozi di prima necessità che resteranno aperti in tutta Italia a partire da oggi, giovedì 12 marzo 2020? Ecco l’elenco.

Negozi di prima necessità: quali sono aperti
Negozi di prima necessità: quali sono aperti, elenco ed esempi

Nella serata di mercoledì 11 marzo 2020, il premier Giuseppe Conte ha parlato al Paese e annunciando la chiusura di tutte le attività, fatta eccezione per i negozi di prima necessità. Chiusi i parrucchieri e i centri estetici, dunque, ma non le farmacie, né tantomeno gli alimentari e i supermercati. Aperti anche i negozi che vendono alimenti per animali. L’apertura di questi esercizi commerciali (inutili le resse ai supermercati, è stato ribadito) va tuttavia effettuata secondo i dettami e le regole che abbiamo sentito fino allo sfinimento in questi giorni: pertanto bisogna mantenere la distanza di almeno 1 metro, anche se la maggior parte degli esercizi chiede ai clienti di entrare uno per volta, soprattutto se i luoghi sono di piccole dimensioni.

Dunque, chiusi i bar, i pub, i ristoranti (anche prima delle 18), le pasticcerie, i parrucchieri, i centri estetici. Aperti i supermercati e gli alimentari, i negozi che vendono surgelati e anche i tabaccai. Andiamo a vedere l’elenco delle attività che resteranno aperte e dei negozi che invece resteranno chiusi.

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Negozi di prima necessità: l’elenco delle attività aperte

Di seguito l’elenco delle attività che resteranno aperte: si tratta di negozi che vendono beni di prima necessità. Vale sempre la regola di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro, ovviamente.

  • Ipermercati;
  • Supermercati;
  • Discount di alimentari;
  • Minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari vari;
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici;
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici Ateco: 47.2);
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati;
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice Ateco: 47.4);
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico;
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari;
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione;
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
  • Farmacie;
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica;
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati;
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale;
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici;
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia;
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento;
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini;
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet;
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione;
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono;
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici;
  • Mense e del catering continuativo su base contrattuale;
  • Ristorazione con consegna a domicilio;
  • Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali;
  • Servizi bancari, finanziari e assicurativi;
  • Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi;
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia;
  • Attività delle lavanderie industriali;
  • Altre lavanderie, tintorie;
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse.

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Negozi di prima necessità: quali non lo sono e resteranno chiusi

Di seguito le attività commerciali che resteranno chiuse, così come stabilito dal Dpcm dell’11 marzo 2020.

  • Tutte le altre attività commerciali al dettaglio;
  • I mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari;
  • Attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie);
  • Attività inerenti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti).

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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