Nella serata di mercoledì 11 marzo 2020, il premier Giuseppe Conte ha parlato al Paese e annunciando la chiusura di tutte le attività, fatta eccezione per i negozi di prima necessità. Chiusi i parrucchieri e i centri estetici, dunque, ma non le farmacie, né tantomeno gli alimentari e i supermercati. Aperti anche i negozi che vendono alimenti per animali. L’apertura di questi esercizi commerciali (inutili le resse ai supermercati, è stato ribadito) va tuttavia effettuata secondo i dettami e le regole che abbiamo sentito fino allo sfinimento in questi giorni: pertanto bisogna mantenere la distanza di almeno 1 metro, anche se la maggior parte degli esercizi chiede ai clienti di entrare uno per volta, soprattutto se i luoghi sono di piccole dimensioni.
Dunque, chiusi i bar, i pub, i ristoranti (anche prima delle 18), le pasticcerie, i parrucchieri, i centri estetici. Aperti i supermercati e gli alimentari, i negozi che vendono surgelati e anche i tabaccai. Andiamo a vedere l’elenco delle attività che resteranno aperte e dei negozi che invece resteranno chiusi.
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Negozi di prima necessità: l’elenco delle attività aperte
Di seguito l’elenco delle attività che resteranno aperte: si tratta di negozi che vendono beni di prima necessità. Vale sempre la regola di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro, ovviamente.
- Ipermercati;
- Supermercati;
- Discount di alimentari;
- Minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari vari;
- Commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici;
- Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici Ateco: 47.2);
- Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice Ateco: 47.4);
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico;
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari;
- Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione;
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
- Farmacie;
- Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica;
- Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale;
- Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici;
- Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia;
- Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento;
- Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini;
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet;
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione;
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono;
- Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici;
- Mense e del catering continuativo su base contrattuale;
- Ristorazione con consegna a domicilio;
- Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali;
- Servizi bancari, finanziari e assicurativi;
- Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi;
- Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia;
- Attività delle lavanderie industriali;
- Altre lavanderie, tintorie;
- Servizi di pompe funebri e attività connesse.
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Negozi di prima necessità: quali non lo sono e resteranno chiusi
Di seguito le attività commerciali che resteranno chiuse, così come stabilito dal Dpcm dell’11 marzo 2020.
- Tutte le altre attività commerciali al dettaglio;
- I mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari;
- Attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie);
- Attività inerenti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti).
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