Nella giornata di ieri, 11 marzo, è stato approvato lo stanziamento straordinario da 25 miliardi per far fronte all’emergenza sanitaria. La gran parte di questi fondi sarà destinata alla tenuta del tessuto produttivo, garantendo una sospensione, riduzione o cancellazione di imposte, bollette, tasse e mutui. Tra le rassicurazioni più importanti giunte dal governo riguarda la stabilità e la certezza del proprio posto di lavoro. Il ministro Gualtieri ha assicurato che “nessuno perderà il proprio lavoro” a causa dell’emergenza legata all’epidemia da coronavirus. A spiegare con maggior detenimento le misure che saranno contenute nel prossimo provvedimento, è la ministra Nunzia Catalfo (madrina del reddito di cittadinanza e attuale ministra del Lavoro). La Catalfo ha affermato che “nessuno lo perderà perché saranno tutti tutelati dagli ammortizzatori sociali. Quindi tutti i settori che in questo momento sono chiusi per ovvi motivi, dal piccolo artigiano o altri, tutti, anche con un solo dipendente, saranno tutelati”.
Le ulteriori restrizioni decretate dalla serata di ieri, mettono a rischio la tenuta dei posti di lavoro nel campo della ristorazione e del terziario (avendo decretato la chiusura di bar e ristoranti, nonché di tutte quelle attività commerciali che non offrono un servizio essenziale). È proprio a causa delle imponenti ricadute economico-finanziarie che il governo ha dovuto optare per un piano di aiuti a imprese e famiglie di tale entità.
Governo, ultime notizie: tutele anche a autonomi
La Catalfo ha parlato anche dei lavoratori autonomi a partita IVA. La ministra del Lavoro non è scesa molto nel dettaglio: “Anche per le partite Iva e per gli autonomi stiamo elaborando un indennizzo che li possa sostenere in questo momento di emergenza”. Non si parla precisamente di una garanzia rispetto agli attuali rapporti esistenti e che potrebbero venir meno a causa dell’epidemia, bensì di un generico indennizzo (stimato tra i 500 e i 600 euro per ogni lavoratore autonomo).
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