Molti utenti ci domandano se dopo il Dpcm dell’11 marzo 2020, che di fatto chiude tutto a parte i negozi di prima necessità, gli uffici postali resteranno aperti o chiusi e, in caso, quali sono i nuovi orari o le eventuali limitazioni. Va detto che in una situazione di crisi ed emergenza come quella che stiamo vivendo, anche le grandi aziende si stanno adattando celermente al cambiamento. Basta visitare la home di Poste Italiane, dalla quale il gruppo invita tutte le persone a restare a casa e ad operare online. Ma gli uffici postali rimarranno aperti o chiusi?
Uffici postali aperti o chiusi? Cosa cambia dopo l’11 marzo
Nella serata di mercoledì 11 marzo, il premier Giuseppe Conte è stato piuttosto chiaro: restano garantiti i servizi assicurativi, bancari e postali. Resta però il fatto che i luoghi fisici devono evitare di accogliere assembramenti e devono sempre essere rispettate determinate regole, come il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno 1 metro.
Uffici postali aperti o chiusi in Italia? Il comunicato di Poste Italiane
In un recente comunicato Poste Italiane ha affermato che “continua a essere garantito il servizio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della tutela della salute dei propri lavoratori e di tutti i cittadini”. Nella nota l’Azienda “garantisce il servizio con un numero omogeneo di uffici postali aperti in proporzione agli abitanti di ciascun Comune; saranno dunque contingentate le aperture pomeridiane degli uffici aperti su doppio turno e di quelli aperti solo al mattino. Inoltre, nei Comuni con un unico ufficio postale, l’apertura avverrà a giorni alterni”. I cittadini saranno informati sugli aggiornamenti tramite avvisi affissi all’esterno degli uffici, nei quali peraltro sono state poste in essere delle linee di distanza dalle postazioni degli operatori. In merito ai servizi di consegna corrispondenza e pacchi, gli orari di lavoro dei portalettere “sono stati dilazionati per evitare la concentrazione di personale all’interno dei siti operativi nelle stesse fasce orarie”. Per quanto riguarda tutti gli altri dipendenti di Poste Italiane, la loro operatività è assicurata dal ricorso allo smart working.
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Infine, in tutto il territorio nazionale i titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution possono richiedere gratuitamente l’accredito della pensione. I possessori di carta Postamat, di Carta Libretto e di Postepay Evolution, che hanno già scelto l’accredito della pensione, possono prelevare i contanti negli oltre 7000 Postamat.
Naturalmente l’azienda si rimette a eventuali nuove disposizioni governative. Per leggere il comunicato integrale, vi invitiamo a cliccare su questa pagina.
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