Coronavirus e genitori divorziati, come giustificare le visite ai figli?

Pubblicato il 13 Marzo 2020 alle 15:30 Autore: Claudio Garau

Coronavirus e genitori separati o divorziati: si può visitare i figli affidati all’altro genitore e andarli a prendere per tenerli qualche giorno?

Coronavirus e genitori divorziati, come giustificare le visite ai figli
Coronavirus e genitori divorziati, come giustificare le visite ai figli?

L’epidemia di coronavirus – come tutti ben sappiamo – sta creando notevoli disagi e problemi pratici a tutti i cittadini. Dipendenti pubblici, studenti, commercianti e tante altre categorie di persone stanno in questi giorni domandandosi che fare e come comportarsi, specialmente quando si è fuori di casa. Ciò ovviamente alla luce dei decreti adottati dal Governo in materia di lotta all’espansione del morbo. Tra i quesiti, ce n’è uno molto pratico che merita qui attenzione: il genitore separato o divorziato può fare visita al figlio o ai figli, oppure il suo diritto è in qualche modo vincolato o limitato? Di seguito ecco le recenti precisazioni del Ministero dell’Interno.

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Coronavirus e diritto di visita: permane?

Ebbene il Viminale, interpellato sul punto con una specifica domanda, ha ritenuto ammissibile la visita del genitore separato o divorziato alla prole, ovvero ha considerato l’esercizio di tale diritto come non contrastante con le regole adottate in tema di blocco e limitazione degli spostamenti.

Insomma, resta possibile – nonostante l’emergenza in atto – visitare i figli e andarli a prendere per avvalersi dei giorni di frequentazione, determinati dal magistrato competente nel provvedimento giudiziario. Al termine del periodo, sarà ovviamente possibile ricondurli a casa del genitore presso il quale sono stati affidati.

Le parole usate e indicate nella pagina web del Governo (punto 15 della sezione “Spostamenti”), con le risposte ai quesiti indicati dai cittadini in merito al problema coronavirus, non lasciano infatti alcun dubbio: “Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio“.

Pertanto, si tratta di una urgente necessità familiare, la quale rientra tra i motivi che consentono comunque lo spostamento al di fuori delle mura domestiche. Sarà però opportuno munirsi di autodichiarazione debitamente compilata (qui il link per visualizzarla e scaricarla) che attesti che lo spostamento è ben giustificato.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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