Ultime notizie Corona: regioni chiedono misure più drastiche. Gli aggiornamenti
Ultime notizie Corona: il nord spinge per l’inasprimento delle misure per contenere il coronavirus. Trasporti, parchi e fabbriche alcuni dei fronti caldi.
Ultime notizie Corona – Il fronte del nord continua a pressare l’esecutivo affinché disponga misure ancora più stringenti finalizzate a contenere il contagio da coronavirus. Come sappiamo la Lombardia su tutte è al momento la regione più colpita dell’intero Paese.Non a caso è stato proprio il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a chiedere i primi l’adozione delle misure più drastiche che dall’11 marzo sono in vigore nell’intero Paese. È possibile che vi siano ulteriori strette e ancora una volta il nord è in prima linea per chiedere al governo azioni ancora più forti. Quali potrebbero essere?
Ultime notizie Corona, i fronti caldi
Un fronte critico è ad esempio quello delle fabbriche. In molti casi si è fatta sentire la voce degli operai e dei sindacati che hanno lamentato l’impossibilità del rispetto delle misure di protezione in molti comparti produttivi. Ragione per cui da Fim, Fiom, Uilm è partita la richiesta di chiudere sino al 22 marzo le aziende metalmeccaniche.
L’attuazione dei protocolli di sicurezza è stato al centro di un confronto tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ed alcuni suoi ministri, con i rappresentanti delle associazioni degli industriali e del mondo sindacale. In ogni caso la linea del governo tende a tenere al riparo da eventuali chiusure qualsiasi azienda che riguardi la filiera sanitaria e agroalimentare.
Il comportamento del governo
Ultime notizie corona – Restano chiaramente esclusi i servizi essenziali (dunque farmacie, supermercati). Ma un altro fronte caldo, insieme a quello dei settori produttivi è quello del trasporto. Anche su questo si registrano ampie discussioni. Compreso il punto di vista di chi vorrebbe limitare e rimodulare i trasporti. Altre richieste riguardano ad esempio la possibilità di limitare l’utilizzo di parchi pubblici. Molti sindaci hanno emanato e stanno emanando ordinanze per disporre la chiusura di parchi pubblici che diventano, quando non vengono rispettate le norme, luoghi di assembramento.
Nei prossimi giorni sarà fondamentale osservare la curva dei contagi: un eventuale peggioramento della situazione potrebbe indurre il governo ad agire con ancora maggiore forza. In caso contrario, potrebbero man mano allargarsi le maglie delle restrizioni imposte sinora.
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