Pensioni ultima ora: smart working e contributi. Cosa significa?

Pubblicato il 16 Marzo 2020 alle 17:30 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: smart working è una nuova filosofia del concetto di lavoro che si incrocia con la necessità di lavoro agile ai tempi del coronavirus.

Postazione di lavoro dall'alto compresa una tazzina di caffè
Pensioni ultima ora: smart working e contributi. Cosa significa?

Pensioni ultima ora – Dopo le misure restrittive introdotte dal Governo Conte per imporre alla popolazione il cosiddetto distanziamento sociale e per evitare il moltiplicarsi dei casi di contagio, ecco un primo pacchetto di misure di natura economica che ha l’obiettivo di placare i danni di una crisi che si annuncia come una delle più gravi dal dopoguerra ad oggi.

Significato “smart working”

Già nel corso dei primi giorni della presenza di coronavirus in Italia si è molto parlato di smart working e di lavoro agile. Prima di vederlo applicato nella pratica cerchiamo insieme di comprendere di che si tratta. Secondo l’Osservatorio Politecnico di Milano lo smart working è “una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”. Per l’esperto di Smart Working ed HR Transformation Emanuele Madini “lo Smart Working è un modello organizzativo che interviene nel rapporto tra individuo e azienda. Propone autonomia nelle modalità di lavoro a fronte del raggiungimento dei risultati e presuppone il ripensamento intelligente delle modalità con cui si svolgono le attività lavorative anche all’interno degli spazi aziendali, rimuovendo vincoli e modelli inadeguati legati a concetti di postazione fissa, open space e ufficio singolo che mal si sposano con i principi di personalizzazione, flessibilità e virtualità”.

Pensioni ultima ora, Coronavirus e lavoro agile

Tutto ciò assume un significato meno aperto alle interpretazioni e maggiormente legato al concetto di necessità in tempi di coronavirus proprio in virtù degli spostamenti limitati. Una sintesi del decreto ribattezzato “Cura l’Italia” presentato dal governo fa riferimento al “lavoro agile”. E vengono citati alcuni esempi.

“Ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, è riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità di lavoro agile”.

E ancora: “I datori di lavoro sono tenuti ad autorizzare la modalità di lavoro agile ai lavoratori dipendenti che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità ospitata in un centri riabilitativi chiusi dal provvedimento. Qualora il familiare con disabilità sia un minore la modalità di lavoro agile non può essere rifiutata, salvo che questo sia incompatibile con le caratteristiche dell’impresa”.

Infine nel caso nel pubblico impiego di legge “il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni”.

Contributi

Pensioni ultima ora – Sul capitolo contributi, sempre dalla sintesi del decreto, è possibile apprendere che “sono sospesi i termini relativi ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020”. Ulteriori dettagli ed informazioni più precise saranno fornite man mano saranno disponibili ed ufficiali in base ai documenti definitivi approvati dal governo.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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