Bonus 100 euro: con il decreto Cura Italia arrivano aiuti per 25 miliardi di euro per sostenere l’economia italiana colpita dall’emergenza coronavirus. Diverse le misure rivolte alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà.
Bonus 100 euro per i lavoratori in difficoltà
Con il decreto Cura Italia è stata prevista l’erogazione di un bonus da 100 euro netti, ovvero esentasse, in busta paga per tutti i lavoratori che nel corso del mese di marzo non hanno potuto fruire dello smart working, cioè lavorare da casa, e quindi hanno continuato a recarsi sul posto di lavoro nonostante l’emergenza Coronavirus.
Nello specifico, il bonus sarà riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti – ma sono esclusi i co.co.co – del settore pubblico e privato che hanno un reddito pari o inferiore a 40mila euro all’anno (Redditi Irpef relativi all’anno di imposta 2019) in proporzione ai giorni lavorati in sede nel mese di marzo, dunque, anche a coloro che non hanno lavorato per tutto il mese ma solo per alcuni giorni.
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Un dubbio a proposito della misura
È chiaro che se si è lavorato in sede solo per alcuni giorni e non per tutto il mese, l’importo del bonus sarà inferiore a 100 euro. Detto ciò, il bonus sarà riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro (che poi verrà rimborsato dallo Stato): questi può erogarlo a partire dalla busta paga di aprile e comunque non oltre il conguaglio di fine anno.
A questo punto è bene segnalare un dubbio sorto in seguito alla disposizione del provvedimento: per esempio, il bonus sarà erogato anche chi ha continuato a lavorare ma non ha una vera e propria sede? Basti pensare ai tecnici o ai trasportatori o ancora agli addetti alle pulizie. In caso negativo, perché a loro non dovrebbe toccare il premio?
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