Come difendere i risparmi in banca o alle poste per il Coronavirus

L’emergenza Coronavirus ha aumentato il trend di una domanda in particolare: come difendere i propri risparmi in banca e alle Poste dalla crisi?

Salvadanaio
Come difendere i risparmi in banca o alle poste per il Coronavirus

Gennaio: si inizia a parlare di un virus in Cina, più grave di una semplice influenza, che sfocia in una importante polmonite. Il virus è di origine sconosciuta. Febbraio: il virus arriva in Europa, prima qualche caso sporadico, poi un focolaio in Italia. È l’inizio di una crisi che forse cambierà il mondo come lo conosciamo, stravolgendo gli obiettivi del presente. Le borse crollano, il segno rosso è una costante nei mercati, le agenzie di rating parlano di default e recessione, gli investitori pensano ai propri risparmi. Come tutelarsi dall’emergenza Coronavirus?

Come non perdere nulla in termini di investimenti

Coronavirus: come difendere i propri risparmi

A oggi è impossibile quantificare il danno economico in termini numerici e sarebbe deleterio e alquanto ingenuo prodigarci in stime, visto che l’epidemia segue un suo corso a livello globale non esente da continui mutamenti. Sarà possibile ragionare su cifre e numeri quando sarà arrivato il picco, o meglio, qualche giorno dopo che il picco sarà toccato e che la curva dei contagi sarà in discesa costante e confermata.

A livello caratteriale è necessario quanto indispensabile tenere i nervi saldi e guardare a lungo termine, cercando di evitare il più possibile i rischi della volatilità che sarà elevatissima nei prossimi mesi.  La parola d’ordine di questi tempi, almeno sotto l’aspetto degli investimenti e dei risparmi, è la seguente: fiducia. Quella che le autorità di vigilanza e monetarie dovranno iniettare, in particolar modo sul breve termine. È questo il pensiero del professore di International Finance alla Bocconi, Stefano Caselli, come riportato da Il Mattino: Per quanto riguarda gli effetti a lungo termine, invece, questi “dipenderanno dalle scelte di politica economica e dalla capacità di difendere i posti di lavoro e dare liquidità alle imprese”. Il Decreto Cura Italia licenziato nella giornata di ieri, martedì 17 marzo 2020, è stato dunque molto importante, ma ulteriormente importante se non fondamentale sarà il decreto che sarà pronto per il mese di aprile, la seconda parte della “cura”, quella che penserà effettivamente al dopo-emergenza per la ripresa economica del Paese.

Investire in Bfp, conto deposito o titoli di Stato

Investimenti? Parola d’ordine: diversificare

Per investire sarà necessario (lo è sempre, ma lo è ancor di più oggi) diversificare, puntando su asset difensivi come utility, healthcare e società che producono materiali e beni di prima necessità. Sul mercato valutario potrebbe essere una buona mossa puntare sullo yen, mentre tra i beni rifugio quello più quotato è probabilmente l’oro, “pronto a ripartire subito dopo l’assestamento dei listini”.

I risparmi in Bfp e prodotti postali sono al momento garantiti dallo Stato Italiano. Questo significa che solo nel momento in cui l’Italia, come Paese, dovesse fallire, allora i risparmi depositati nei prodotti postali potrebbero essere persi. Al momento è lo scenario peggiore, ma anche quello più di difficile realizzazione, vista la globalità del problema.

Inoltre, da citare i 4 suggerimenti del trader americano Jim Cramer, come riportato da risparmioggi.it, su come tutelare i propri risparmi e investimenti durante questo periodo di crisi. Ovvero:

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