In cosa consiste la professione di ottico optometrista e qual è il percorso di studi necessario per intraprenderla. Inoltre, quanto può arrivare a guadagnare chi sceglie di fare questo lavoro?
Ottico: in cosa consiste questa professione?
Quella di ottico optometistra è una professione che rientra nel campo sanitario ma non in quello medico: il suo mestiere, infatti, è quello di realizzare delle lenti correttive seguendo le indicazioni di un medico oculista. Tuttavia, nel suo negozio, oltre alle lenti, può vendere tutto ciò che riguarda il mondo degli occhiali come astucci, montature e catenelle ma può anche misurare la capacità visiva. L’ottico può inoltre illustrare le corrette modalità di utilizzo delle lenti a contatto e fornire tutti i prodotti necessari all’igiene e alla pulizia di queste ultime. In sostanza, l’optometrista si occupa di tutti i dispositivi che potrebbero servire alle persone ipovedenti.
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Il percorso di studi
Per fare l’ottico bisogna ottenere una specifica qualifica. Esistono diverse strade per conseguirla: innanzitutto si può frequentare un istituto professionale. Invece, chi già possiede un diploma può frequentare un corso di formazione presso delle scuole specializzate sia pubbliche che private, ottenendo una qualifica che di solito ha validità regionale. Oppure tentare la strada universitaria cercando di accedere a un corso di laurea di primo livello, quindi di durata triennale, a numero chiuso. Una volta ottenuta la qualifica, in ogni caso, si dovrà superare un esame di abilitazione.
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Quanto guadagna?
L’ottico può aprire il proprio negozio e può cercare lavoro anche in aziende e, in generale, nel mondo industriale (settore biomedico, astrofisico, biofisico, dei biomateriali). Nel caso dei liberi professionisti, dunque, i guadagni cambiano molto a seconda dei casi. Solitamente il mestiere di ottico è meno esposto alla crisi. Anche per le aziende lo stipendio dipende molto da vari fattori come la mansione svolta e soprattutto l’esperienza: detto ciò, il compenso di un ottico nel settore privato parte da un minimo di 1.000 euro e può arrivare fino a 1.700-1-800 euro a fine carriera.
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