I Paesi esteri stanno seguendo la direzione dell’Italia nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus, Da qualche giorno arrivano immagini da Paesi come Francia, Belgio e Stati Uniti di supermercati presi d’assalto e vandalizzati. Chi arriva prima si accaparra quanto può. Tutto ciò sebbene le autorità condannino questi gesti e continuino a rassicurare la popolazione affermando che non ci sarà penuria di merci. Perché le merci continueranno dunque a entrare e a uscire nel Paese. In particolar modo quelle merci considerate beni di primaria necessità, e questo, ovviamente funziona anche per il nostro Paese. Ma tra questi beni di prima necessità spiccano anche materiali come quaderni e pennarelli (forse non fondamentali per gli adulti, ma per i bambini sì) o la biancheria intima? Cerchiamo di scoprirlo, anche alla luce dell’ultimo decreto.
Acquisto quaderni, pennarelli, biancheria intima: non sono beni di prima necessità?
Sui social network stanno circolando alcune immagini di avvisi e cartelli nei supermercati dove si vieta l’acquisto di quaderni e pennarelli, così come della biancheria intima e di prodotti per la cura delle piante. Questi ultimi sono considerati beni non di prima necessità. Gli esercizi commerciali che restano aperti sono dunque autorizzati solo alla vendita di beni di prima necessità, in particolare alimentari. Ci sono due esigenze di fronte a questa importante novità: innanzitutto non sottrarre la clientela a rivenditori costretti a chiudere la propria attività durante questo periodo (come ad esempio le cartolerie o i negozi che vendono prodotti di cancelleria). In secondo luogo tale disposizione è anche direzionata a smaltire le file di persone nei supermercati, riducendo i tempi di attesa, visto che le entrate in questi esercizi sono contingentate. Un invito ai cittadini, insomma, ad acquistare solo lo stretto necessario.
Acquisto quaderni, pennarelli e giocattoli su Amazon: il punto sulle consegne
Come abbiamo scritto in precedenza, però, articoli come quaderni e pennarelli possono essere considerati beni di prima necessità per tutte quelle famiglie che hanno figli piccoli a casa e che servono dunque a questi ultimi per passare il tempo, disegnando, scrivendo o colorando. Su questo tema ci sono dunque parecchi interrogativi ancora da risolvere. Tant’è che in un primo momento sembrava che Amazon desse priorità, oltre ai beni alimentari ovviamente e ai dispositivi per il telelavoro, anche a giochi per bambini e libri nelle loro tempistiche di consegna (ne abbiamo parlato in questo articolo). Infatti, stando a quanto riporta Reuters, Amazon rifornirà i magazzini degli Stati Uniti e dei Paesi europei solo con forniture essenziali fino al 5 aprile, dando pertanto priorità a dispositivi medici e a prodotti per la casa. Al momento attuale, comunque, digitando giocattoli su Amazon Prime notiamo solamente qualche ritardo nelle consegne rispetto ai tempi ordinari.
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