Sono 2.932 le persone contagiate dal coronavirus in Piemonte. Sale a 175 il numero dei decessi nella regione per il Covid-19, mentre 3 sono i pazienti guariti. Alle 13.30 di oggi sono stati registrati 9 nuovi decessi secondo quanto indicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: un abitante nella provincia di Cuneo, due persone rispettivamente nel Torinese e in provincia di Biella e altre quattro in provincia di Novara. Il bilancio delle vittime è quindi ancora limitato nella region, e se confrontato con ciò che sta accadendo in Lombardia e Veneto. L’Asl di Alessandria si è impegnata, in accordo con il Policlinico di Monza, per l’apertura di un nuovo Covid Hospital.
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Coronavirus Piemonte, i dettagli
Delle 2.932 persone contagiate in Piemonte, 257 sono ricoverate in terapia intensiva. Questa la distribuzione dei contagi nelle province: 508 ad Alessandria, 125 in provincia di Asti, 146 rispettivamente in provincia di Vercelli e di Biella, 181 in provincia di Cuneo, 234 a Novara, 1.323 nel Torinese, 113 nel Verbano-Cusio-Ossola. 124 le persone il cui territorio di appartenenza rimane da verificare. 9.182 i test effettuati, 5.655 quelli negativi. Nella regione sono state chiuse, temporaneamente, le isole ecologiche per la raccolta di rifiuti ingombranti: a stabilirlo è stato Matteo Marnati, capo dell’assessorato all’Ambiente.
Coronavirus, le nuove disposizioni del governo
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha già annunciato che quasi certamente il periodo di chiusura di scuole, atenei universitari ed attività lavorative sarà prorogato oltre la data del 3 Aprile: “Siamo pronti a liberare miliardi di investimenti pubblici, tuteleremo le aziende strategiche” ha annunciato il Premier in conferenza stampa questa mattina. Sempre più stringenti le misure per contrastare chi si oppone al decreto legislativo #iorestoacasa. Intanto la Lombardia è in ginocchio: sono oltre 14.000 i contagiati nella regione. Questa notte i mezzi dell’Esercito hanno prelevato numerose salme dalla provincia di Bergamo per poterle cremare nelle regioni vicine, mentre a Milano circa il 40% della popolazione si trovava fuori di casa nelle ore del giorno.
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