Bonus partita iva 2020: 600 euro per coronavirus, a chi spettano?
Bonus partita iva, coronavirus: nel decreto Cura Italia anche un incentivo economico per artigiani, professionisti e in generale lavoratori autonomi
Bonus Partita Iva: nel decreto Cura Italia anche un incentivo economico per artigiani, professionisti e in generale lavoratori autonomi che hanno subito un calo, se non un azzeramento, dei propri guadagni per via dell’epidemia di nuovo coronavirus.
Bonus partita iva: 600 euro per il mese di marzo
Bonus Partita Iva: è una delle misure più importanti e significative tra quelle contenute dal decreto Cura Italia. Per artigiani, professionisti e in generale lavoratori autonomi che a causa dell’epidemia coronavirus e, nello specifico, delle rigide restrizioni previste dallo Stato per contenerla, sono stati costretti a sospendere la propria attività è stata disposta l’erogazione di un incentivo pari a 600 euro relativo al mese di marzo.
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Chi può richiederlo?
Scendendo nel dettaglio di quanto previsto dall’articolo 27 del suddetto decreto, si può dire che per coloro che erano titolari di una Partita Iva alla data del 23 febbraio 2020 e per i lavoratori co.co.co (cioè che avevano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa alla stessa data) iscritti alla gestione separata Inps, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, sarà riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro. Quasi 5 milioni i potenziali beneficiari: arrivano a 2,16 miliardi le risorse stanziate (limite di spesa massimo).
Detto ciò, bisogna fornire alcune importanti precisazioni a proposito del bonus Partita Iva previsto dal decreto Cura Italia. Innanzitutto, l’incentivo potrà essere richiesto solo da chi è iscritto alla gestione separata Inps. Dunque, i professionisti iscritti ad altre casse previdenziali non potranno accedervi a meno che non siano previsti dei bonus appositamente per loro da queste ultime. Inoltre, è importante sottolineare che il bonus sarà esentasse, quindi, non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.
Infine, potrà essere richiesto anche dai lavoratori stagionali del settore turistico e termale che hanno visto interrompere per forza di cose il proprio rapporto di lavoro, a eccezione di quelli che percepiscono una pensione o stanno lavorando come dipendenti, dai lavoratori a tempo determinato del settore agricolo che nel 2019 hanno lavorato per almeno 50 giorni, e da chi è iscritto al Fondo pensionistico dei lavoratori dello spettacolo ha versato almeno 30 contributi giornalieri.
Come fare domanda?
Non sono ancora state stabilite le modalità di erogazione ma è praticamente certo che bisognerà fare domanda attraverso il sito dell’Inps o comunque per via telematica. Apposito modulo dovrebbe essere disponibile già a partire dalla prossima settimana (il pagamento potrebbe avvenire già il mese prossimo): una circolare Inps in corso di preparazione chiarirà questo aspetto. Al momento, il bonus Partita Iva ha di fatto un carattere di una tantum. Sembra comunque che l’esecutivo si stia muovendo in direzione del suo rifinanziamento relativamente al mese di aprile.
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