Nuove restrizioni coronavirus: le date di scadenza, per così dire, della quarantena, al momento fissate al 25 marzo e al 3 aprile, sono state ormai superate dagli eventi. Mentre in alcune regioni si sta mobilitando l’esercito, dall’esecutivo si prepara un’estensione delle misure volte al contenimento dell’epidemia.
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Nuove restrizioni Coronavirus: militari nelle strade
In queste ore, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha assicurato “piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade sicure (operazione di supporto alle forze dell’ordine attiva dal 2008, ndR) per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio”.
I primi reparti, 300 uomini circa nel complesso, sono arrivati in Campania, Sicilia e nella provincia di Trieste, al valico di Fernetti, confine con la Slovenia; altri se ne attendono dove verrà fatta opportuna richiesta dai Prefetti, ha precisato dal Viminale il ministro Luciana Lamorgese: il contingente attualmente dispiegato conta 7.300 soldati ma altri 13.000 sono pronti all’impiego.
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Supermercati, scuole e passeggiate
Molto probabilmente, a partire dal 25 marzo, saranno previste delle restrizioni anche per quanto riguarda l’orario di apertura nei supermercati: una misura che il governo ritiene necessaria visto l’abuso che alcuni cittadini starebbero facendo della possibilità di uscire per fare la spesa. Le ipotesi sul tavolo sono diverse: chiusura domenicale, chiusura una domenica sì e uno no, chiusura a partire dalle ore 15 del sabato. Nel frattempo, molti negozi in tutta Italia hanno autonomamente deciso di chiudere entro le 19.
Le limitazioni dovrebbero essere estese anche per quanto riguarda l’attività fisica all’aperto: con la possibilità che possa essere proibita o che sarà consentito effettuarla esclusivamente da soli. Non solo: potrebbe essere imposto il divieto di effettuare pause prolungate. Si potrà continuare a far passeggiare il cane ma solo in prossimità della propria abitazione. Intanto, si pone anche il problema della riapertura delle scuole: il Miur pensa a un rinvio fino al 3 maggio (ma si prepara anche al termine dell’anno scolastico senza studenti e professori in classe).
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