Ogni giorno vengono battuti nuovi record nel conteggio dei contagiati e dei morti per coronavirus. Ormai è stata di gran lunga superata la Cina quanto a numero di morti. E il famoso picco è ancora di là da venire.
La crescita dei casi tuttavia non segue un percorso omogeneo. Naturalmente si fa più importante nelle province con la popolazione maggiore, ma non solo.
In ogni regione ci sono aree che per varie ragioni hanno avuto un incremento superiore alle altre. Vi è chi sostiene che spesso si tratta di contagiati di province vicine portati nell’ospedale di un’altra provincia.
Nella nostra infografica è possibile selezionare la regione di interesse e vedere i dati di ogni provincia.
Coronavirus, a Lodi +41%, dieci volte meno che a Torino
Le differenze sono enormi. A Lodi, dove tutto è cominciato, i contagi sono cresciuti solo del 41% in una settimana, probabilmente per gli effetti del lockdown iniziale, mentre altrove l’aumento è molto superiore. In provincia di Torino è del 410%, a Vercelli del 600%, a Novara del 510%. Anche se in valore assoluto i numeri sono bassi, e anche per questo danno luogo a questi incrementi. Un po’ come il Lombardia a Sondrio e in Brianza.
Così in Veneto il progresso minore del contagio è in provincia di Padova, sotto il +100%, mentre è molto maggiore a Rovigo, +319%, dove vi sono pochi contagiati.
In Emilia Romagna preoccupa Reggio Emilia. In pochi giorni ha superato, per numero di contagi, Bologna, Rimini e Modena.
Al Sud i tassi di aumento dei positivi sono maggiori. In Puglia in particolare a Bari e Foggia, in Campania a Napoli e Avellino. In Sicilia Catania supera di molto Palermo quanto a numero di contagi.
Nel Lazio è inquietante la quintuplicazione dei casi in provincia di Latina, in un solo giorno.
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