La produzione e la distribuzione delle mascherine come oggetto utile al contenimento del contagio è al centro delle cronache da diversi giorni. Insieme alla durata della quarantena è tra i temi più dibattuti. Il tema è stato trattato anche nel corso della conferenza stampa di Domenico Arcuri, nominato dal governo commissario per l’emergenza coronavirus.
Arcuri: servono all’Italia 90 milioni di mascherine al mese
Nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi, 24 marzo 2020, Domenico Arcuri ha parlato di un fabbisogno per il nostro Paese di 90 milioni di mascherine al mese. E a proposito di mascherine il Commissario non ha esitato a parlare di “guerra commerciale”. “Le mascherine non sono come la pasta siamo all’interno di una guerra commerciale, molto dura, con tanti speculatori. Ma ci sono anche Paesi che sono amici dell’Italia e che ci aiutano a dotarci di alcune ‘munizioni’. Saranno inviati nelle prossime 72 ore, quasi certamente domani il primo contingente, 300 medici negli ospedali più in difficoltà. Con una nuova ordinanza trasferiremo su base volontaria 500 infermieri nelle zone con più alto numero di malati Covid 19”.
Arcuri: aziende italiane pronte a produrre mascherine
A proposito della produzione di mascherine nel nostro Paese Arcuri ha anche comunicato che tra 3 giorni un consorzio di produttori italiani inizierà a produrre le mascherine e “a dotare il nostro sistema e il nostro Paese delle munizioni che ci servono per contrastare questa guerra ed evitare la nostra totale dipendenza dalle esportazioni”.
In riferimento alle aziende pronte a produrre mascherine, Arcuri ha parlato di diverse imprese italiane “posizionate nel settore della moda, senza concorrenza e senza lotte tra loro”. Per Arcuri “in poco tempo copriranno la metà del nostro fabbisogno”.
Gli aiuti dagli altri Paesi
A proposito degli aiuti dagli altri Paesi Luigi Di Maio ha pubblicato un post poco fa con aggiornamenti sugli aiuti che giungono all’Italia dagli altri Paesi. “È atterrato a Malpensa il volo Neos partito ieri dalla Cina con a bordo 25 tonnellate di materiale sanitario: circa 1.5 milioni di maschere, 155 ventilatori polmonari, 205.000 guanti di lattice, 1.000 kit diagnostici e altrettante tute protettive. Massimo impegno della nostra ambasciata in Cina che ha coordinato l’operazione in raccordo con il ministero degli Affari Esteri e la Protezione civile. Non ci fermeremo fino a quando non arriverà in Italia tutto il materiale necessario”.
Nei giorni scorsi lo stesso ministro degli Esteri Di Maio ha pubblicato dalla sua pagina Facebook foto relative a voli con aiuti inviati all’Italia dal Brasile e dalla Russia.
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