Pensioni ultime notizie: si ritorna a parlare di Quota 100 e lo fa Giuliano Cazzola, che in un articolo su Il Sussidiario, imputa parte delle responsabilità delle carenze sanitarie anche alla misura di pensione anticipata in scadenza il 31 dicembre 2021. L’emergenza Coronavirus ha infatti messo a dura prova il sistema sanitario (non solo italiano), portandolo di fronte a una dura prova, anche in merito al personale assente. Il vero problema di questa epidemia non è dato tanto dalla sua letalità, ma dalla velocità con la quale si trasmette il virus, che porta gli ospedali a riempirsi in breve tempo. Cazzola fa l’esempio della Germania, “il cui sistema sanitario è in grado di utilizzare 25 mila posti letto in terapia intensiva ed è per questo motivo che ha un tasso di mortalità inferiore a quello di altri Paesi colpiti dal contagio”.
Pensioni ultime notizie: il Coronavirus e la carenza di personale sanitario
Finita l’emergenza Coronavirus, ci sarà un’altra crisi da fronteggiare: quella economica. Bisognerà rimboccarsi le maniche e ripartire. “Il mondo sviluppato non può suicidarsi per evitare di ammalarsi”, scrive l’economista, anche se “il contagio sarà sempre in agguato” e la speranza è in un vaccino, ma anche nel rafforzamento del personale medico e paramedico. Dall’arrivo dei medici stranieri, alle lauree rapidissime, ai maxi reclutamenti di medici e infermieri neo-laureati, al richiamo di medici in pensione. Per far fronte all’emergenza sanitaria si è deciso di adottare misure drastiche e fino a poco tempo fa impensabili. È ovvio che uno dei gravi problemi della struttura sanitaria del Paese sta anche nella carenza di personale.
Pensioni ultime notizie: le responsabilità di Quota 100
Cazzola cita il sindacato dei medici ospedalieri, Anaoo, che ha denunciato la mancanza di 46 mila operatori sanitari negli organici, tra cui 8 mila medici. Oltre ai tagli alla sanità pubblica, su cui si lanciano i media per spiegare uno dei maggiori problemi del momento, Cazzola cita tra i responsabili anche Quota 100. “A suo tempo furono espresse molte perplessità sull’introduzione di misure di anticipo dell’età di pensionamento perché avrebbero creato dei seri problemi in alcuni settori strategici come la scuola, la giustizia e soprattutto la sanità”. Su Quotidianosanita.it, nel marzo del 2019, si scriveva che erano circa 140 mila gli operatori sanitari del Ssn che a fine 2018 avevano raggiunto i requisiti per Quota 100. Oltre 40 mila erano i nuovi pensionandi con la nuova misura. Tra perdite stimate di 4.500 medici e 22 mila infermieri, Quota 100 avrebbe provocato un elevato rischio di carenza di personale, in particolar modo in quelle Regioni dove già la sanità non brilla a livello di strutture e personale.
“La ferita nell’ordinamento pensionistico”, scrive Cazzola, “rimane aperta fino a tutto il 2021 (e fino a tutto il 2026 per la norma che blocca i requisiti per l’accesso al trattamento ordinario anticipato)”. Il fabbisogno di personale potrebbe diventare più grave in futuro. L’auspicio è che “questa emergenza virale serva non solo per il personale sanitario a rimettere in discussione delle misure di carattere previdenziale sbagliate che oggi sottraggono risorse, umane ed economiche, a situazioni di assoluta priorità come la salute e la sicurezza degli italiani”.
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