Con il messaggio n. 1281 del 20 marzo 2020 l’Inps ha fornito le prime indicazioni e informazioni su quanto concerne il congedo parentale, il bonus baby-sitter e l’estensione dei permessi retribuiti con riferimento all’articolo 33 della Legge 104, alla luce di quanto espresso dal Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020. Nel messaggio si legge che “le istruzioni operative e procedurali in merito all’applicazione dei suddetti benefici saranno fornite con la relativa circolare illustrativa, che sarà pubblicata a seguito del parere favorevole del Ministero vigilante”.
Legge 104 e congedo parentale: il messaggio Inps
Nell’allegato al Messaggio Inps n. 1281, al capitolo sui permessi Legge 104, si dispone un incremento dei giorni di permesso retribuiti. “In aggiunta ai 3 giorni mensili già previsti dalla Legge n. 104/92 (3 per il mese di marzo e 3 per il mese di aprile) è possibile fruire di ulteriori 12 giorni complessivi per i mesi di marzo e aprile. Tali giorni, anche frazionabili in ore, possono essere fruiti consecutivamente nello stesso mese”.
Permessi 104 e congedo parentale per Coronavirus: i beneficiari
I beneficiari di questi permessi sono i seguenti:
- Lavoratori dipendenti privati: che assistono un familiare con handicap grave. Per la domanda si specifica che il lavoratore che ha già un provvedimento di autorizzazione ai permessi, con validità comprensiva nei mesi di marzo e aprile, non deve presentare nuova domanda. Chi è privo di provvedimento di autorizzazione in corso di validità deve presentare domande secondo le modalità già in uso. Infine, i lavoratori dipendenti per i quali è previsto il pagamento diretto dell’indennità da parte dell’Inps (lavoratori agricoli e lavoratori dello spettacolo a tempo determinato) sono tenuti a presentare una nuova domanda con le consuete modalità solo nel caso in cui non sia stata già presentata un’istanza relativa ai mesi per i quali è previsto l’incremento delle giornate fruibili.
- Lavoratori dipendenti pubblici: le modalità di fruizione dei permessi sono a cura dell’Amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro. Non è necessario presentare domanda all’Inps, visto che la domanda di permesso è presentata alla propria Amministrazione pubblica secondo le indicazioni fornite dalla stessa.
Legge 104 e congedo parentale: permessi ulteriori spettano anche a lavoratori con disabilità grave
Va precisato che i 12 giorni ulteriori di permesso retribuito e i 15 giorni di congedo parentale spettano non solo ai lavoratori che assistono persone con disabilità grave, ma anche gli stessi lavoratori affetti da disabilità grave. Con una circolare del Ministero del Lavoro diramata lo scorso 24 marzo 2020, infatti, si precisa che tra i beneficiari della misura rientrano anche i lavoratori con disabilità grave.
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