Saturimetro: cos’è, a cosa serve e perché si usa per il coronavirus

Pubblicato il 25 Marzo 2020 alle 11:58 Autore: Daniele Sforza

Saturimetro in esaurimento nelle farmacie: cos’è, come funziona e a cosa serve in tempi di Coronavirus? Facciamo chiarezza sull’argomento.

Saturimetro: cos'è e a cosa serve
Saturimetro: cos’è, a cosa serve e perché si usa per il coronavirus

Si chiama saturimetro, ma è anche noto con i nomi di pulsiossimetro e ossimetro. è un piccolo apparecchio agganciabile alla falange di un dito (ma può essere appeso anche al lobo dell’orecchio, secondo un altro tipo di modello) come una molletta e può testare velocemente la quantità di ossigeno nel sangue tramite la concentrazione di emoglobina. Visto che tra le dirette conseguenze del Coronavirus spicca anche una sensibile riduzione della quantità di ossigeno nel sangue (desaturazione), il saturimetro potrebbe diventare uno strumento indispensabile nell’individuare i segnali precoci dell’infezione da Covid-19.

Saturimetro: cos’è e a cosa serve

Il presidente del Sis 118 Mario Balzanelli ha esortato il ministro della Salute Roberto Speranza a dotare di un saturimetro tutte le persone che si trovano in isolamento domiciliare obbligatorio a causa del Coronavirus. Per Balzanelli, infatti, questo strumento potrebbe salvare tante vite. Il saturimetro, ha spiegato Balzanelli ad Adnkronos, “consente l’immediata lettura dell’indice saturazione, permettendo alla Centrale operativa 118, che andrebbe chiamata qualora la riduzione della saturazione scendesse sotto i limiti minimi previsti per le diverse fasce d’età e le varie eventuali patologie concomitanti, di poter effettuare una valutazione contestuale del dato rilevato”.

In questo modo risulta possibile anticipare nei casi indicati “la decisione di un immediato ricovero ospedaliero”. Infatti, “per stabilire il momento più appropriato per l’inizio delle cure non va attesa la comparsa dell’insufficienza respiratoria acuta conclamata”, perché quello è il momento in cui si fa più alto il rischio complessivo di mortalità.

Perché il saturimetro può essere utile contro il Coronavirus

In tal senso, ha spiegato il presidente nazionale del 118, “la condizione di insufficienza respiratoria acuta va rilevata nelle fasi cliniche assai precoci”, nel momento in cui il paziente ancora non l’avverte. La desaturazione è proprio questo campanello d’allarme che potrebbe salvare molte vite, secondo l’opinione di Balzanelli.

Tuttavia non va confuso il saturimetro con un termometro, perché il valore indicato va interpretato da un medico. Il campanello d’allarme suona quando il valore scende sotto il 95-90%, ma risulta ovviamente necessario il consulto medico: senza dimenticare che non vanno sottovalutate le conseguenze psicologiche del possessore di saturimetro, che potrebbe farsi scivolare nel panico o nella sottovalutazione, come ha avvertito l’oncologa Marina Chiara Garassino dell’Istituto Tumori all’Agi.  

Saturimetri esauriti nelle farmacie

La notizia dell’utilità del saturimetro ha fatto rapidamente il giro del Paese, tant’è che oltre alle mascherine, anche questo strumento rischia di essere introvabile nelle farmacie (e già lo è), con complicanze non indifferenti soprattutto per chi del saturimetro ne ha un effettivo e realistico bisogno.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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