Chiusura benzinai coronavirus: data, quando chiudono e per quanto tempo
Chiusura benzinai: rispondendo all’annuncio delle associazioni del settore Conte ha assicurato che “filiera alimentare e carburanti sempre garantiti”
Chiusura benzinai a partire dal 25 marzo: “da soli non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio” hanno annunciato le associazioni di categoria dei rifornitori di carburante.
Chiusura benzinai: le ragioni dei distributori
Più che di uno sciopero si tratta di una chiusura progressiva delle stazioni di servizio. Sono Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio a spiegare in una nota le ragioni che stanno muovendo la protesta dei rifornitori di carburante in piena emergenza coronavirus. “C’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone. Queste 100.000 persone risultano essere letteralmente invisibili”.
Tuttavia, dicono i rappresentanti dei benzinai “non possiamo continuare a sostenere da soli i costi per garantire il servizio. Le vendite sono pressoché azzerate, soprattutto in autostrada”. Per questo motivo “Gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte (25 marzo 2020, ndR) quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria”. Da segnalare però che nelle città dovrebbero restare aperte le pompe self service.
La risposta del Governo
Chiusura benzinai: rispondendo all’annuncio delle associazioni del settore il Presidente del Consiglio Conte ha assicurato che “filiera alimentare e carburanti sempre garantiti, l’approvvigionamento è assicurato” e anticipa il varo di “un’ordinanza che assicuri rifornimenti nella penisola perché è chiaro che in questo momento dobbiamo presidiare le attività essenziali”. Sulla questione è intervento anche il Garante per gli scioperi che “invita le Organizzazioni sindacali a revocare immediatamente l’astensione” e spera che i sindacati in generale si astengano dal proclamare mobilitazioni – almeno fino al 31 marzo – che coinvolgano servizi essenziali.
Detto ciò, l’esecutivo sembra pronto a fare diverse concessioni ai benzinai per scongiurare la protesta: innanzitutto, il Ministero dei Trasporti e quello dello Sviluppo Economico sarebbero pronti a offrire la sospensione del corrispettivo autostradale fino al termine dell’emergenza e una riduzione degli orari da concordare con i concessionari autostradali.
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