Con il messaggio n. 1288 del 20 marzo 2020 l’Inps fornisce le prime indicazioni sul Decreto Cura Italia emerso a causa dell’emergenza Coronavirus relativamente alle indennità previste per particolari categorie di lavoratori autonomi, parasubordinati e subordinati. L’Istituto specifica che le istruzioni operative e procedurali in merito all’applicazione dei suddetti benefici saranno fornite con la circolare illustrativa, in attesa dell’ok del Ministero vigilante per la pubblicazione.
L’indennità Covid-19 consiste in un bonus previsto per il mese di marzo 2020 di importo pari a 600 euro e non soggetto a imposizione fiscale. Il governo ha previsto delle singole indennità associabili a determinate categorie di lavoratori. Andiamo a vedere i beneficiari elencati nel Decreto Cura Italia.
Bonus 600 euro: liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi
Tale indennità spetta ai seguenti soggetti:
- Liberi professionisti con partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo iscritti alla Gestione separata Inps;
- Collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23 febbraio 2020 iscritti alla Gestione separata Inps.
Per accedere a questa indennità i lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico, né avere altre forme di previdenza obbligatoria.
Bonus 600 euro: lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria
I beneficiari di questa indennità sono i lavoratori iscritti alle seguenti gestioni:
- Artigiani;
- Commercianti;
- Coltivatori diretti, coloni e mezzadri.
Per accedere al bonus, anche in questo caso, i lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria a esclusione della Gestione separata Inps.
Lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali
Al bonus possono accedere tutti i lavoratori dipendenti stagionali che lavorano nei settori del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Nel messaggio si precisa che si valuterà l’opportunità di fare riferimento alle attività dei lavoratori impiegati in settori del turismo e stabilimenti balneari. I lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono essere titolari di un rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.
Lavoratori agricoli
Il bonus è aperto anche agli operai agricoli a tempo determinato e alle altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali, a condizione che possano far valere nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente o non siano titolari di pensione.
Lavoratori dello spettacolo
Possono accedere al bonus 600 euro anche i lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo che abbiano almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 al medesimo Fondo, oppure che abbiano prodotto sempre nel 2019 un reddito non superiore a 50.000 euro. Anche questi lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto né di un rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo 2020.
Quanto si guadagna in cassa integrazione, l’importo dello stipendio
Bonus 600 euro: a chi non spetta
Le indennità sopra elencate non sono cumulabili tra loro e non sono riconosciute ai beneficiari percettori del Reddito di Cittadinanza.
Bonus 600 euro: come fare domanda
I lavoratori dovranno presentare in via telematica all’Inps la relativa domanda per ottenere il beneficio utilizzando i canali telematici messi a disposizioni per cittadini e patronati sul sito internet dell’Inps (www.inps.it). Le domande, scrive l’Inps, saranno rese disponibili entro fine marzo, una volta che sarà finalizzato l’adeguamento delle procedure informatiche.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it