L’epidemia continua ad andare da est verso ovest. Se tutto è nato con il primo focolaio in Cina e lo spillover del coronavirus nella provincia dell’Hubei, il SARS-Cov-2 si è spostato verso Occidente. Dopo aver colpito duramente l’Iran, il covid-19 ha bloccato l’Europa intera, colpendo duramente il nostro paese e la Spagna. Dopo pochi giorni dal dilagare dell’epidemia in Europa, il coronavirus sembra aver trovato negli Stati Uniti il territorio più proficuo per l’estensione. Nel giro di pochissimi giorni, il numero di contagi negli USA supererà quello di Cina, Italia e Spagna, risultando il Paese più colpito in assoluto dalla pandemia (almeno per ora).
La Cina sta per tornare alla normalità
Proprio mentre Europa e Stati Uniti vivono ore drammatiche, la Cina pian piano torna alla normalità. La provincia dell’Hubei è stata finalmente riaperta dopo una quarantena durata quasi tre mesi. Per la riapertura di Wuhan, invece, bisognerà aspettare l’8 aprile. È ormai dai primi di marzo che il numero di nuovi contagi non supera le 100 unità e che oscilla regolarmente tra i 10 e i 70 nuovi casi al giorno. Quasi la totalità di essi, inoltre, vanno calcolati come contagi di ritorno: l’infezione non si sarebbe prodotta su suolo cinese. Nella giornata di ieri 25 marzo sarebbero stati rilevati 48 nuovi casi in tutto il Paese e 401 guarigioni.
Il coronavirus in Cina è quasi sconfitto, ma governo rimane in allerta
Il numero di casi totali in Cina ha superato di poco gli 81.000. Da giorni, i casi attivi diminuiscono sempre di più. Attualmente, in tutto il territorio cinese, ci sarebbero poco meno di 4.000 contagiati. Nonostante la battaglia contro il covid-19 sembra finalmente vinta, il governo cinese non abbassa la guardia e la gran parte dei dispositivi di controllo rimarranno attivi.
Ricordiamo che in Cina il virus ha lasciato dietro di sé almeno 3.287 persone. Va fatto notare che la veridicità del dato è stato messo in discussione in più di una occasione, in quanto stride con i dati messi a disposizione da altri Paesi sulla situazione epidemiologica interna.
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