Contributi Inps 2020: tra le varie misure previste dal decreto Cura Italia anche la proroga per quanto riguarda la quota a carico dei lavoratori dipendenti. L’ente previdenziale fornisce degli opportuni chiarimenti con un nuovo messaggio.
Contributi Inps: cosa prevede il Cura Italia?
Con il messaggio numero 1373 del 25 marzo si chiarisce che la proroga dei contributi Inps disposta dal decreto Cura Italia del 17 marzo vale anche per la quota a carico dei lavoratori dipendenti, dunque, viene eliminato l’obbligo di versamento in caso di trattenuta. La precisazione era necessaria dopo il licenziamento della circolare numero 37 del 12 marzo in cui si affermava che la proroga valeva anche per la quota a carico dei lavoratori dipendenti ma che in caso di trattenuta in busta paga doveva essere versata entro il termine previsto dalla normativa.
Quest’ultima circolare, però, prendeva a riferimento il decreto numero 9 del 2 marzo che introduceva la proroga soltanto per chi si trovava nella ex “zona rossa”, il primo focolaio di Covid 19 che comprendeva 11 comuni tra Lombardia e Veneto. L’opzione è stata poi estesa alla generalità dei lavoratori dipendenti dopo circa due settimane, come si diceva, dal Cura Italia.
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Proroga valida in ogni caso
Dunque, ricapitolando, la proroga dei contributi Inps è valida in tutti i casi fino al 30 aprile, con pagamento a partire da maggio, per la quota a carico del lavoratore dipendente. In sostanza, la proroga resta valida anche se la quota del lavoratore dipendente viene trattenuta, d’altra parte, il datore di lavoro o il creditore d’imposta dovrà avere premura di versarla a maggio, o comunque alla ripresa dei versamenti, in un’unica soluzione oppure in cinque rate consecutive di pari importo.
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