Coronavirus Usa, ultime notizie: morti, contagiati e guariti al 26/3
Coronavirus Usa, ultime notizie: morti, contagiati e guariti al 26/3. Il presidente Trump garantisce aiuti per 2.000 miliardi: vola il Dow Jones (+11,73%)
L’epidemia da covid-19 è giunta con irruenza fin nel cuore degli Stati Uniti d’America. Come nel resto d’Europa, anche negli States il cambio di narrazione è stato evidente: dalla minimizzazione del pericolo (per la lontananza), si è passato alla messa in discussione dell’effettiva pericolosità (paragonandola a poco più di una febbre) e, infine, all’applicazione di misure sempre più importanti per limitare la diffusione del virus. Considrato il modello federale e dei pesi e contrappesi della politica americana, il gioco dialettico in tempi di emergenza è molto aperto e intenso. Si è visto nel caso di New York, con Bill De Blasio (sindaco di New York City) che ha sfidato apertamente, in tempi non sospetti, i dettami della politica federale (Donald Trump) e statale (Andrew Cuomo). Proprio la grande mela è la città più colpita del pianeta (almeno stando ai dati ufficiali offerti dai Paesi colpiti da covid-19). Lo Stato di New York in sé conta con 33.000 casi accertati.
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L’allineamento di Bill De Blasio ed Andrew Cuomo
Con l’aggravarsi della situazione nel cuore finanziario degli Stati Uniti, Andrew Cuomo si è allineato sulla posizione conservativa di Di Blasio, che per primo aveva proposto il lockdown e lo shutdown. Rimane il contrasto con il presidente Trump, che vorrebbe riaprire tutto già entro Pasqua (12 aprile) perché “Our country wasn’t built to be shut down”. Seguendo le curve epidemiologiche degli altri Paesi, sembra impensabile riuscire ad uscire dalla crisi nel giro di un paio di settimane. La prospettiva di Trump si fondamenta in un controllo a tappeto – garantito da test rapidi, economici ed efficaci – e in un isolamento selettivo dei contagiati. In linea di massima, è la via tracciata dalla Corea del Sud, che è riuscita a gestire l’epidemia da covid-19 grazie all’utilizzo intensivo delle proprie risorse tecnologiche. Trump teme che “la cura possa essere peggiore della malattia” e pertanto cercherà di forzare i governatori a riaprire tutto (o quasi) nel più breve tempo possibile.
Il più grande piano economico della storia per superare la crisi da Coronavirus in USA
Donald Trump non vuole badare a spese e nei tempi in cui il costo del denaro è praticamente azzerato, il presidente degli Stati Uniti lancia un piano da 2.000 miliardi di dollari. L’inquilino della Casa Bianca ha promesso aiuti a tutti: sia imprese che privati cittadini. Una mossa che è piaciuta molto ai mercati e che hanno provocato una crescita delle principali borse mondiali. Impressionante il rimbalzo del Dow Jones: mai così forte dal 1933 (+11,37%). Alle promesse, chiaramente, dovranno seguire i fatti. Qualora Trump riuscisse a mantenerle e a garantire la salvezza del tessuto produttivo americano, la rielezione potrebbe essere pressoché assicurata.
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