Realme Narzo 10 e 10A: uscita posticipata, le anticipazioni

Il coronavirus sta creando problemi devastanti in tutti i settori dell’economia. Infatti, dopo la decisione presa dal governo indiano per evitare la diffusione del virus (cioè chiudere tutte le attività produttive non essenziali, per i prossimi ventuno giorni), Realme ha deciso di rimandare, a data da destinarsi, l’uscita della sua nuova linea di smartphone Narzo. La presentazione era inizialmente prevista per il giorno 26 marzo.

Alcuni rumors lasciavano trapelare che non si trattasse di nuovi smartphone, ma di una nuova linea di smartwatch, che l’azienda stava per lanciare. A smentirlo proprio la Realme, con un video di presentazione.

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Una new generation di smartphone

L’azienda ha da subito lasciato trapelare un’informazione importante, cioè il pubblico a cui questi prodotti sono destinati. Sembra essere così la “Generazione Z”, i giovanissimi, quella che i nuovi Realme Narzo 10 e 10A saranno chiamati ad attirare. Compito sicuramente non semplice, visti i brand colossi che si dividono questo mercato, il quale, però, rappresenta sicuramente la fetta maggiore dei “Tech addicted“.

Le caratteristiche tecniche

Le informazioni trapelate, fino ad oggi, circa le caratteristiche tecniche di questi cellulari, non sono molte. Ma ecco cosa possiamo dirvi:

• 4 fotocamere posteriori per uno dei modelli, l’altro ne avrà 3 (principale con apertura f/1,8);
• la batteria sarà da 5.000mAh con Quick Charge, con autonomia fino a 39 giorni;
• il display sarà da 6,5″ con rapporto schermo-scocca dell’89,8%.

Curiosità:

Dalle foto trapelate sul web, circa l’estetica di questi due nuovi modelli di smartphone, i più attenti hanno notato qualcosa. Ebbene, di questi giorni l’ipotesi che possa trattarsi di un rebranding di due smartphone già visti in passato: il Realme 6i e il Realme c3. Le somiglianze sembrano davvero essere molte, dato che sembrano combaciare sia come caratteristiche, che come design.

Se sarà realmente così, lo scopriremo solo tra un po’ di tempo, peraltro senza nemmeno poterli toccare con mano, visto che, attualmente, questi dispositivi sono destinati esclusivamente al mercato indiano.

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