Nel tardo pomeriggio di ieri 28 marzo il premier Giuseppe Conte, accompagnato dal ministro Gualtieri, ha annunciato in conferenza stampa alcune nuove misure di sostegno al reddito e di assistenza. Sempre attraverso la decretazione d’urgenza, si è stabilita l’erogazione pressoché immediata di 4,7 miliardi, destinati ai Comuni. La finalità per sono state stanziate tali risorse è quella di aiutare le famiglie in difficoltà. Si tratta di 4,3 miliardi anticipati dal Fondo di Solidarietà da destinare ai Comuni, mentre altri 400 milioni derivano da una iniezione netta di liquidità da parte dello Stato. È stata la prima misura annunciata nella conferenza stampa di ieri dal premier Conte e che sarà implementata prima di tutte le altre misure di sostegno al reddito. QUI, tutti i dettagli.
Vicini al rem: reddito di emergenza. Ecco di cosa si tratta
Oltre all’erogazione dei 4,7 miliardi di euro per le famiglie in difficoltà, si è parlato di un reddito di emergenza per lavoratori precari e irregolari. Lo spinoso tema del lavoro al nero è stato tempo sollevato da Virginia Raggi. Nonostante le perplessità all’inizio dall’opposizione, la tematica è stata trattata seriamente da tutto l’arco parlamentare. Il Governo potrebbe stanziare all’incirca 6 miliardi di euro per ben 10 milioni di persone non inquadrate nelle categorie fin qui “rassicurate”. Ancora da stabilire eventuali modalità d’erogazione e di identificazione dei soggetti beneficiari. Rientrerebbero, tra questi, anche i lavoratori stagionali, che finora non avevano ricevuto garanzie da parte dell’Esecutivo.
Tra le misure che dovrebbero essere implementate a stretto giro di posta, è prevista anche l’estensione della cassa integrazione in deroga, probabilmente fino al 31 luglio (data entro cui quale terminerebbe ufficialmente lo stato d’emergenza in Italia).
Governo, ultime notizie: novità sull’erogazione dei 600 euro per lavoratori autonomi
“Il provvedimento prevede che il bonus andrà chiesto alla propria cassa e sarà erogato a chi ha avuto redditi fino a 35.000 euro o chi, invece, dichiara tra i 35.000 e 50.000 euro di reddito e che abbia subito cali di attività di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020”. Il provvedimento include così anche i professionisti iscritti alle casse professionali. Sarà questo l’aiuto specifico per il mese di marzo. Per aprile, invece, le cose potrebbero cambiare: si pensa infatti ad un aiuto economico proporzionato alla situazione reddituale dei lavoratori autonomi.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it