Coronavirus Emilia-Romagna: la giornata di ieri, 30 marzo, ha mostrato segnali di netto miglioramento della situazione epidemica in Italia. Le Regioni più colpite dal virus (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) mostrano un rallentamento importante della diffusione. Per la prima volta in Lombardia si è registrata una riduzione dei casi attivi. Numeri che certamente non vanno presi “alla lettera” (come ripetuto più volte, si osserva l’andamento della curva piuttosto che le quantità rilevate) ma che confermano l’utilità delle misure di contenimento.
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Oltre alla Lombardia, anche il Veneto mostra notevoli segni di miglioramento e si avvicina al picco. Situazione che sembra stabilizzarsi anche in Emilia-Romagna: nella Regione guidata da Bonaccini (seconda per numero di contagi e per casi attivi), l’incremento giornaliero di casi attivi si è fermato a 231 (su un totale di 10.776). Se l’andamento risulta promettente, ci sono ancora tante persone ricoverate per il covid-19: su 4.130 ospedalizzati, 3.779 sono ricoverati in terapia sub-intensiva e 351 in terapia intensiva. I dati posti in tabella sono stati ripresi dal dipartimento della Protezione Civile. I dati sono aggiornati alle ore 17:00 del 30 marzo.
Ricoverati con sintomi | 3.779 |
Terapia intensiva | 351 |
Totale ospedalizzati | 4.130 |
Isolamento domiciliare | 6.636 |
Attualmente positivi | 10.766 |
Nuovi attualmente positivi | 231 |
Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) | 1.227 |
Deceduti | 1.538 |
Casi Totali | 13.531 |
Tamponi | 50.990 |
I dati per provincia sull’emergenza da coronavirus in Emilia-Romagna: incremento superiore alla media solo a Bologna
Nel complesso, la percentuale di casi totali in Emlia-Romagna aumenta solo del 3,14%. Sottraendo i casi risolti nella giornata di ieri (tra guariti e, purtroppo, decessi), l’incremento netto dei casi è davvero minimo (con un Ro=1,02, decisamente al di sotto della media nazionale).
Quasi tutte le province emiliano-romagnole più colpite dall’epidemia (che superano i 1.000 casi totali) sembrano riuscire a contenere il contagio. Piacenza, che è la provincia più colpita, mostra un incremento di casi totali di appena l’1,66%. L’unica a superare abbondantemente il 3% e che potrebbe destare quindi maggior preoccupazione è Bologna: il capoluogo di Regione, con 1.872 casi, scavalca Parma e mostra una variazione di casi totali nella misura del 7,4%.
EMILIA-ROMAGNA | 13.531 | +3,14% |
Piacenza | 2.516 | +1,66% |
Reggio Emilia | 2.208 | +2,89% |
Modena | 2.137 | +2,05% |
Bologna | 1.872 | +7,40% |
Parma | 1.859 | +2,76% |
Rimini | 1.382 | +1,84% |
Forlì Cesena | 683 | +6,39% |
Ravenna | 568 | +2,71% |
Ferrara | 306 | +2,00% |
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