Pesce d’aprile 2020: immagini e frasi da inviare su Whatsapp. Gli scherzi
Oggi ricorre il cosiddetto Pesce d’aprile, un giorno che in teoria dovrebbe riservare momenti di svago se non proprio di divertimento
Non molti italiani devono avere voglia di scherzare in questo momento, d’altra parte, oggi ricorre il cosiddetto Pesce d’aprile, un giorno che in teoria dovrebbe riservare momenti di svago se non proprio di divertimento.
Pesce d’aprile: un’antica tradizione
Il Pesce d’aprile è una tradizione antichissima che, come molte altre, affonda le proprie radici nell’antica Roma. Ciò almeno secondo molti studiosi che ne rivedono le caratteristiche negli Hilaria, una festa riservata agli scherzi che cadeva ogni 25 marzo, o nei Veneralia dedicati, appunto alla dea Venere, che invece si tenevano il primo giorno di aprile. D’altra parte, non vi è alcuna certezza a proposito delle origini della festa: per cui è possibile anche che derivi da antichi culti in generale collegati all’equinozio di primavera. Per quanto riguarda il nome poi, è chiara la relazione con l’abboccare dei pesci all’amo, anche se potrebbe ricordare le battute rivolte ai pescatori che tornavano a mani dopo le prime uscite primaverili.
Detto ciò, gli storici sostengono che le usanze legate al pesce d’aprile per come lo conosciamo attualmente abbiano preso il via intorno alla fine del 500, prima in Francia e poi in Inghilterra. Secondo alcuni la sua introduzione sarebbe collegata ai primi tempi del calendario gregoriano: quando parte della popolazione, tra marzo e aprile, continuava a scambiarsi regali come se fosse Capodanno; quindi, per prenderne in giro la sbadataggine, si cominciò a fargli degli scherzi. In Italia, la festa arrivò molto più tardi, a partire dal 1860 la diffusione del Pesce d’aprile partì da Genova e dai ceti più ricchi per poi diffondersi in tutto il paese e tra tutte le classi sociali.
Una festa ridimensionata dal Coronavirus
Dai tempi dell’emergenza sanitaria, come molti altri svaghi, anche il Pesce d’Aprile esce ridimensionato, a dir poco. Per esempio, in Thailandia è stata varata una legge che punisce con tre anni di carcere e una salatissima multa chiunque faccia degli scherzi utilizzando il Covid 19. Molto meno rigida ma comunque significativa la scelta di Google. Il colosso di Mountain View per il primo giorno di aprile di ogni prepara diversi “scherzi” per gli utenti dei propri servizi (Google Search, GMail, Maps etc…): quest’anno però ogni iniziativa è stata annullata. Meglio non causare confusione in questo momento, ci sono anche i medici tra gli utilizzatori dei servizi; in una mail interna diffusa da diversi giornali si legge “La speranza è che altre aziende adottino questa linea: ci sarà un tempo per ridere e scherzare, tutti insieme, ma non è questo”.
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