Omicidio Lorena Quaranta: nuovi risvolti nella vicenda di Messina

Pubblicato il 1 Aprile 2020 alle 19:15 Autore: Giorgia Garda

L’omicidio di Lorena Quaranta è avvenuto per mano del convivente Antonio De Pace nella loro casa di Furci Siculo (Messina).

Omicidio Lorena Quaranta: nuovi risvolti nella vicenda di Messina

Il 31 Marzo Lorena Quaranta, 27 anni, è stata assassinata dal fidanzato e convivente Antonio De Pace. La coppia abitava in una casa di Furci Siculo. provincia di Messina, in Via delle Mimose: la vittima, laureanda in Medicina e Chirurgia all’Università di Messina, era originaria del paese di Favara (Agrigento), mentre l’omicida è di Vibo Valentia. Dopo aver strangolato la ragazza, De Pace ha chiamato i Carabinieri confessando da subito l’atto ed ha successivamente tentato di uccidersi tagliandosi i polsi e la gola. Ennesimo caso di femminicidio in Italia dall’inizio del 2020, i cui retroscena rimangono ancora da verificare.

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Omicidio Lorena Quaranta: l’improbabile movente confessato dal responsabile

Stando alle ultime dichiarazioni fatte da De Pace in merito alla vicenda, la fidanzata gli avrebbe trasmesso il coronavirus e di conseguenza lui avrebbe deciso di strangolarla, ma il movente non regge: sia la vittima che l’assassino sono stati sottoposti al tampone, in entrambi i casi risultato negativo. L’omicidio di Lorena Quaranta è stato perpetrato presumibilmente dopo una violenta lite; a recarsi sul posto, in seguito alla telefonata di De Pace, gli agenti della Stazione dei Carabinieri di Santa Teresa di Riva, che al loro arrivo hanno trovato il corpo della vittima riverso sul pavimento del salotto e il suo omicida seduto a pochi passi. Si tratta del settimo caso di femminicidio in Italia nel solo mese di Marzo.

Le proteste sui social: “Basta ai femminicidi”

Dagli albori dell’emergenza coronavirus, la situazione per la vittime di abusi e violenze è divenuta ancora più drammatica: il numero telefonico 1522 è stato condiviso più volte nei profili e nelle pagine Facebook, ma ciò non ha impedito la carneficina di ben sette donne e gli altrettanti tredici tentati omicidi, dato riferito al solo mese appena trascorso. Il rettore dell’ateneo messinese Salvatore Cuzzocrea e il sindaco Cateno De Luca, hanno espresso il cordoglio per l’assassinio di Lorena Quaranta, che ha scosso l’intera nazione provocando un profondo sgomento. L’avvocato della famiglia della vittima, Giuseppe Barba, ha proposto l’istituzione di una laurea ad honorem nell’Università di Messina in onore di Lorena.

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