Esame di Stato e terza media 2020: cosa cambia e possibili date
Esame di Stato e di terza media 2020 rimodulati quasi sicuramente, ma serve un decreto legge. Ecco le principali novità e le possibili date.
Gli esami di Stato e di terza media 2020 vanno incontro a importanti novità, vista l’emergenza Coronavirus che ha determinato e sta determinando sconvolgimenti nell’ordinaria abitudine della quotidianità. La quarantena è stata ufficialmente prolungata al 13 aprile 2020, ma è probabile che la data del termine di lockdown slitti ulteriormente, ancora non è certo. Ovviamente tra gli interrogativi del momento spicca la riapertura delle scuole. Riapriranno davvero o resteranno chiuse, sfruttando al massimo la didattica a distanza? E per quanto riguarda gli esami come si svolgeranno? Su quest’ultima domanda possiamo dare una risposta quasi certa: gli esami di Maturità e di terza media 2020 si svolgeranno in maniera diversa rispetto al solito, mentre sulle date ci sono ancora dubbi e perplessità. Si ragionerà di concerto con gli esperti della comunità scientifica per garantire le massime condizioni di sicurezza.
Esame di Stato e terza media 2020: le novità
Il Ministero dell’Istruzione è al lavoro per definire le novità in merito agli esami e all’ammissione agli stessi. Modifiche e novità che dovranno essere legiferate, ovvero sarà necessario istituire un provvedimento normativo ad hoc per ufficializzare la questione. La commissione sarà composta da docenti interni (per limitare gli spostamenti, ma anche perché gli insegnanti conoscono bene il programma svolto fino a ora), e presieduta da un commissario esterno. Rivolta agli studenti, in una diretta su Facebook, il ministro Lucia Azzolina ha affermato: “Stiamo lavorando all’esame di Stato e a breve vi daremo tutte le risposte. Abbiamo bisogno di un veicolo normativo che ci permetta di modificare il decreto legislativo 62 del 2017, sull’esame di Stato e l’esame di terza media”.
Esame di Stato e terza media 2020: cambiano i requisiti di ammissione
Tra i requisiti di ammissione all’esame salterà sicuramente l’obbligo dei test Invalsi, così come la frequenza di almeno il 75% del monte orario complessivo di lezioni in classe. Ci sono ancora incertezze in materia della valutazione sulle singole materia e sulla condotta. Tra le ipotesi paventate nelle ultime ore spicca anche il solo colloquio orale. C’è ancora confusione sul tema, quindi attendiamo aggiornamenti certi sulle modalità di svolgimento dell’esame, che comunque dovrebbero essere comunicate a breve dal Ministero.
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