Con l’emergenza da coronavirus, l’intero sistema economico-finanziario è stato messo sotto stress. Di rimando, la fiscalità del Paese è stata messa in discussione. Adesso, alcune grandi imprese alzano la voce per chiedere una revisione della plastic tax, che sarebbe stato introdotta proprio quest’anno. Secondo le associazioni, la plastica è in questo momento fondamentale per alimentare la filiera produttiva essenziale. Chi si espone maggiormente su questo tema è il ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, che chiarisce che la proposta di una rimodulazione della plastic tax è al vaglio del Mef ma che sarà discussa collegialmente nel Consiglio dei Ministri.
Clicca qui per tutti gli articoli sul coronavirus.
Le richieste di Unionplast: via plastic tax a settore strategico
La rivisitazione straordinaria della fiscalità, pur rimanendo attualmente in secondo piano rispetto all’emergenza sanitaria, sarà un campo chiave di attuazione per il governo. L’esecutivo dovrà riuscire a bilanciare la necessità di liquidità (per lo Stato, per sostenere il costo delle ultime misure espansive) con un alleggerimento del carico tributario per i settori in sofferenza. Proprio dalla Unionplast, la principale associazione delle imprese trasformatrici delle materie plastiche, arriva la richiesta di bloccare la plastic tax (che vale 450 euro per ogni tonnellata di prodotto finito). La richiesta di Unionplast, più che legata a un minor indotto, sarebbe dettata dalla centralità strategica della produzione.
Assobibe reclama la soppressione della sugar tax
Anche per l’altra nuova tassa introdotta con la legge di bilancio per il 2020, la sugar tax, interviene una associazione di categoria: la Assobibe, che rappresenta le imprese produttrici di bevande analcoliche. Anche qui, si chiede la sua soppressione. A differenza della tassa sulla plastica, più che parlare di un servizio strategico che non va compromesso, si pone l’accesso sui rischi per i lavoratori. L’azienda imbottigliatrice della Cola-Cola si scaglia contro sugar e plastic tax, considerate come “un ulteriore schiaffo per le imprese; vogliamo sostegni e sistemi di garanzia, non condanne a morte.“
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it