Sappiamo bene – e già più volte ne abbiamo parlato – le tutele previste verso i disabili, attraverso le disposizioni di cui alla nota legge 104 del 1992, espressamente finalizzata all’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Vogliamo qui affrontare, in particolare, l’argomento del contrassegno per i disabili, ovvero una sorta di pass che consente vari benefici al titolare. Ecco allora di seguito come funziona, quando vale e dove.
Contrassegno disabili: di che si tratta e a cosa serve
Lo Stato italiano tutela tutti i soggetti portatori di un handicap in vari modi e, come accennato, lo fa anche tramite il contrassegno per i disabili, emesso da parte del Comune di residenza. Quest’agevolazione non è di poco conto, dato che permette di circolare su un mezzo a motore con maggiore libertà: è possibile infatti sostare nelle aree di sosta a tempo determinato, ma senza limiti di tempo, entrare nelle aree APU (aree pubbliche urbane) ZTC (zone a traffico controllato) e ZTL (zone a traffico limitato), senza commettere alcuna violazione del Codice della Strada e consente di effettuare il parcheggio del proprio veicolo nell’area delimitata dalla strisce gialle, gratuitamente e senza rischiare alcunché.
Permette inoltre di guidare nei giorni in cui la circolazione auto è vietata o limitata a causa dell’inquinamento. L’unica vera limitazione del contrassegno è che non permette al soggetto portatore di handicap di posteggiare la macchina, liberamente, nelle aree il cui perimetro è rappresentato dalle strisce blu, dovendosi anzi pagare il prezzo per il tempo di sosta, al pari di tutti gli altri automobilisti.
Dovrebbe essere ormai chiaro che il contrassegno per i disabili, detto anche contrassegno per auto, è un utile strumento che facilità gli spostamenti delle persone svantaggiate, in deroga ad alcune prescrizioni di legge, altrimenti applicabili: con esso, il disabile è tutelato contro inopportune verbalizzazioni di multe e contestazioni varie.
È costituito da un tagliando di colore blu (prima arancione) con il simbolo grafico della disabilità (la persona sulla sedia a rotelle) ed è espressamente destinato a persone con difficoltà motorie e di deambulazione e ai ciechi. Va esposto in originale e in maniera ben visibile, sul parabrezza del mezzo. Esso è in pratica un’autorizzazione che segue all’accertamento medico, rilasciata – come detto sopra – dal proprio Comune di residenza, ovvero dal Sindaco (art.188 CdS e art. 381 del Regolamento di esecuzione del CdS).
Dal punto di vista giuridico è un atto amministrativo a contenuto autorizzatorio, che resta nella proprietà del Comune sebbene sia consegnato in detenzione temporanea alla persona richiedente. Tale contrassegno per i disabili ha una validità di cinque anni, anche nell’ipotesi in cui l’handicap sia permanente. A seguito della scadenza, può ovviamente essere rinnovato; tuttavia, tale tagliando può essere dato all’interessato anche per un lasso di tempo minore, in ragione di uno stato di invalidità solo temporaneo. In ogni caso, per poterlo ottenere, è necessario che l’interessato faccia domanda, allegando il certificato dell’ufficio di medicina legale dell’Asl, che comprova le condizioni di salute del disabile.
Chi sono i destinatari del pass? Dove utilizzarlo
Tale contrassegno per i disabili è un documento riconducibile solo ed esclusivamente a colui che ne fa domanda, ma può essere utilizzato su più mezzi, laddove il titolare sia ad esempio proprietario di due automobili diverse, oppure laddove il disabile sia a bordo del veicolo di un familiare.
Molti si domanderanno entro quali aree è possibile utilizzare il contrassegno: è possibile nel Comune di appartenenza o in una porzione di territorio più vasta? Certamente è una domanda legittima, dato che il titolare, ad esempio, ben potrebbe essere un lavoratore che si sposta per lavoro in un’altra città e vuole sapere se può utilizzare il pass anche fuori dal Comune di residenza. Ebbene, sgomberiamo il campo dai dubbi: il contrassegno disabili in oggetto può essere usato in tutta Italia, ovvero ha validità entro tutto il territorio della penisola, pur essendo stato concesso da un certo Comune.
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