Quelle di barbieri e parrucchieri potrebbero essere tra le prime attività a riaprire dopo la scadenza imposta dall’ultimo decreto legato all’emergenza coronavirus.
Il paese ripartirà gradualmente ma ripartirà
L’ultimo Dpcm legato all’emergenza coronavirus, risalente al primo aprile, ha imposto la serrata alla stragrande maggioranza degli esercenti fino al 13 aprile, giorno di Pasquetta. Tuttavia, visto l’incoraggiante rallentamento dei contagi, dal governo si sta valutando la possibilità di procedere a una progressiva riapertura del Paese – visto che più prosegue la quarantena generalizzata più “pesanti” appaiono le previsioni per l’economia nazionale – e, in parallelo, di introdurre delle temporanee limitazioni agli spostamenti soltanto per alcune particolari fasce di popolazione (anziani e immunodepressi).
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Barbieri e parrucchieri: potrebbero riaprire dopo Pasquetta?
Si è ancora pienamente nel campo delle ipotesi. L’ipotesi prevede la graduale riapertura delle attività commerciali che consentano di mantenere la distanza di sicurezza: basterebbe lavorare esclusivamente su appuntamento. Dunque, con l’ingresso di un cliente alla volta – e che quindi escludono assembramenti – potrebbe esserci anche un solo dipendente a portarla avanti – sarà consentito di riaprire prima di altre considerate più a rischio (bar, ristoranti, cinema e palestre). Barbieri e parrucchieri rispettano perfettamente questo tipo di parametri.
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Altre attività chiuse almeno fino a inizio maggio
Allo stesso modo, rientrano tra questi paletti anche le botteghe artigiane e tutte quelle attività che consentono di prenotare il ritiro della merce in giorni e orari prestabiliti. Per tutte le altre, invece, il ritorno al lavoro non potrà avvenire prima di inizio maggio per quello che si può capire al momento. Una delle date che rimbalza sugli organi di stampa a questo proposito è quella del 4 maggio.
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