Test coronavirus Wish: procedimento Agcom contro l’azienda. Le motivazioni
Test coronavirus: l’Autorità garante delle comunicazioni ha fatto partire un procedimento nei confronti della famosa piattaforma di e-commerce Wish
Test coronavirus: l’Autorità garante delle comunicazioni ha fatto partire un procedimento nei confronti della società che possiede la famosa piattaforma di e-commerce Wish. Il motivo? La vendita di alcuni prodotti che preserverebbero dal contagio da nuovo coronavirus.
Test coronavirus: Agcom apre procedimento contro Wish
A spiegare l’iniziativa intrapresa contro Wish è stata la stessa Agcom con un comunicato stampa diramato venerdì 3 aprile 2020. Di seguito se ne riporta integralmente il testo:
“L’Autorità in data 31 marzo ha avviato un procedimento istruttorio ed un sub-procedimento cautelare nei confronti di ContextLogic Inc, società statunitense proprietaria della piattaforma www.wish.com, nonché nei confronti della sua collegata ContextLogic B.V., società di diritto olandese, che fornisce i servizi di market place ai consumatori residenti nel territorio europeo. Oggetto del procedimento sono le attività di vendita di prodotti per la prevenzione del contagio dal Virus SARS-CoV-2 (Coronavirus, Covid-19), svolte su detta piattaforma. In particolare, si tratta da un lato dell’offerta di alcuni presunti test kit per la diagnosi domiciliare del coronavirus – le cui specifiche fanno espresso riferimento alla possibilità di rilevare gli anticorpi del nuovo coronavirus nel sangue umano, nel siero o nel plasma nonostante precise indicazioni delle autorità sanitarie circa la non attendibilità degli stessi – in grado non solo di ingannare ma anche di porre in pericolo la salute dei consumatori. Dall’altro, dell’utilizzo di specifici claim che attribuiscono ad alcuni prodotti (principalmente le mascherine filtranti) una specifica efficacia in termini di protezione e/o di contrasto nei confronti del virus COVID 19; con riferimento ai medesimi prodotti, inoltre, sarà oggetto di verifica l’elevato livello dei prezzi registrato nelle ultime settimane. Il procedimento, volto a verificare la responsabilità delle Società quali titolari della piattaforma di market place Wish, è originato da verifiche effettuate d’ufficio e rientra nella più ampia attività di monitoraggio che l’Autorità sta portando avanti in questa specifica fase di emergenza sanitaria nel settore dell’e-Commerce”.
Cosa sono i test anticorpali?
Dunque, l’Agcom indagherà sulla possibilità che Wish abbia speculato sull’attuale pandemia non solo vendendo a un prezzo troppo alto dispositivi di protezione individuale, tra l’altro assicurandone – talvolta illegittimamente – la validità nell’evitare il contagio, ma anche proponendo ai suoi clienti l’acquisto di kit diagnostici per il Covid 19 o di accertamento dell’infezione da Sars Cov 2.
Ora, è vero che esistono (pochi) test anticorpali tutto sommato affidabili, cioè esistono dei test che permettono di verificare se una persona ha sviluppato degli anticorpi che la proteggono dal Sars Cov 2, ma questi dispositivi sono – di fatto – ancora oggetto di studio e comunque a disposizione esclusivamente di personale sanitario specializzato. Dunque, è bene diffidare di quelli venduti sulle comuni piattaforme di e-commerce. Inoltre, i test anticorpali – anche se accertano, comunque con alti margini d’errore, la presenza del nuovo coronavirus nell’organismo delle persone o il suo recente passaggio, per così dire – in nessun caso possono sostituire o sovrapporsi al test del tampone in chiave di appuramento della positività di un soggetto al Sars Cov 2.
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