Le domande social di TP non hanno valore statistico, a differenza del nostro sondaggio settimanale includente le intenzioni di voto.
È stata la proposta più discussa della scorsa settimana: il leader dell’opposizione ha chiesto di aprire le chiese – ovviamente nel rispetto delle misure di sicurezza finora imposte – per offrire un sollievo, una speranza ai credenti. Abbiamo sottoposto al vaglio dei nostri lettori il quesito, semplice e diretto: “Chiese aperte a Pasqua, siete d’accordo?” Il risultato è stato un plebiscito a favore del “No” alla riapertura straordinaria. Il sondaggio – attivo per 24 ore sulla nostra pagina Facebook -, ha raccolto oltre 900 voti, con 95 sì e 821 no. Trasformando in percentuali, 10,5% optano per il sì e l’89,5% per il no.
Vediamo i migliori commenti dei nostri lettori a uno dei nostri ultimi sondaggi.
Sondaggi TP: la proposta di Salvini non piace agli italiani
Come si evince dai numeri – per quanto questo sondaggio non abbia rilevanza statistica – mostra una chiara presa di posizione da parte degli italiani. Si espongono anche i sostenitori del carroccio, come Ivan Bellucci che afferma: “Sono leghista ma sinceramente non sono a favore di questa decisione. Purtroppo questa é una guerra che al momento non si riesce a combattere e se un fedele é contagiato, ne contagia tanti altri. Quindi Matteo aspettiamo che tutto torni alla normalità altrimenti non ne usciamo.”
Segnaliamo una interessante disamina di Samuele Bianchi, che si lancia nel commento più riflessivo tra quelli proposti dai nostri lettori: “In termini di religiosità, l’Italia del 2020 è forse più lontana da quella del 1920 che non quest’ultima da quella del 1620.
Detto questo, è innegabile che, per caratteristiche sociostoriche più o meno evidenti, il nostro paese ancora conservi col sentimento religioso un legame più stretto rispetto a quello riscontrabile in paesi paragonabili: non si può insomma escludere che, più in là di tutti gli stereotipi, ancora vi sia una parte di paese profondamente cattolica, ancora capace di ritrovare nella fede un mezzo di cura e di sollievo persino efficace, una volta che se ne siano accettate le premesse.
Al di là di Salvini – di cui si auspica che proprio i cattolici siano i primi a respingerne l’utilizzo barocco e per certi versi blasfemo del cristianesimo e della sua simbologia – un sondaggio sul tema potrebbe avere una sua utilità quando aiutasse a sondare la forza che la fede è tuttora capace di esercitare in un paese laico e terziarizzato.”
Clicca qui per i risultati del primo sondaggio social di TP sulla comunicazione del premier Conte.
Chiese aperte con le dovute precauzioni
I difensori dell’apertura delle chiese a Pasqua sottolineano l’importanza del mantenere le distanze e il rispetto di tutte le misure di sicurezza. Carla Montanari difende la proposta di Matteo Salvini: “Ma avete visto ultimamente quanta gente assisteva alle S. Messe? E allora che polemica fate. Ognuno nella propria parrocchia, Chiesa aperta con possibilità di entrare e restare in meditazione per 5 minuti con controlli in entrata ed uscita per tot. ore.
Non preoccupatevi non ci spingevamo tra i banchi prima del coronavirus. Adesso siete tutti cristiani superpraticanti.”
Della stessa opinione Anna Lemmi: “Una preghiera si può fare anche in chiesa, con le dovute precauzioni.”
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