Fase 2: quando scatta, calendario regioni e restrizioni da rispettare
Quando inizia la fase 2 annunciata dal governo che ci permetterà di allentare la quarantena e convivere con il virus? Ecco le ultime novità.
La quarantena è stata prolungata in Italia fino al 13 aprile, ma per ora ancora non si sa se a partire dal 14 aprile tornerà (lentamente e gradualmente) la normalità, con la riapertura di alcune aziende e fabbriche, oppure se questa fase inizierà dopo 1 mese, ovvero verso metà maggio. Si parla insomma di fase 2, ovvero quel periodo in cui ci troveremo a convivere con il virus, utilizzando dispositivi di protezione (come le mascherine) e proseguendo con il distanziamento sociale.
Fase 2: quando inizia e quando si comincia a riaprire l’Italia
L’Italia potrà tornare ad aprire in modo lento, graduale e parziale solo nel momento in cui il fattore R scenderà attorno allo 0,5, ovvero quando l’indice di contagiosità sarà drasticamente ridotto. Ci saranno però alcune attività come bar, ristoranti e discoteche, che potranno riaprire solo nel momento in cui l’indice R sarà arrivato allo zero. Ciò significa che più si rispettano le misure di contenimento (il “restate a casa” declamato nell’ultimo mese), più si tornerà prima alla normalità.
Negli ultimi giorni il trend è stato positivo e il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro ha affermato che la curva sta iniziando a scendere. Qualora dovessero essere confermati questi dati (2 giorni sono troppo pochi per arrivare a questa conclusione) allora si potrà iniziare con la fase 2. Di certo, occorre già una programmazione di questo periodo. Al momento è difficile delineare una data e lo stesso premier Giuseppe Conte ha affermato in un’intervista alla NBC che non è possibile al momento dire quanto terminerà il lockdown. Con ogni probabilità, comunque, si dovrà attendere maggio, superando così i ponti (che non potremo fare, se non tra le mura domestiche) del 25 aprile e del 1° maggio.
I casi attualmente positivi ripartiti per Regione
Può essere utile, anche per capire che non è ancora tempo di dire la parola fine alla quarantena nel nostro Paese, fare una panoramica sui casi attualmente positivi ripartiti per Regione. Eccoli di seguito:
Regione | Casi attualmente positivi |
---|---|
Lombardia | 28.124 |
Emilia Romagna | 12.837 |
Piemonte | 10.177 |
Veneto | 9.409 |
Toscana | 5.185 |
Marche | 3.578 |
Lazio | 3.186 |
Liguria | 3.093 |
Campania | 2.621 |
Puglia | 2.022 |
Sicilia | 1.774 |
Provincia Autonoma di Trento | 1.795 |
Friuli Venezia Giulia | 1.363 |
Abruzzo | 1.420 |
Provincia Autonoma di Bolzano | 1.226 |
Umbria | 898 |
Sardegna | 815 |
Calabria | 706 |
Valle d’Aosta | 576 |
Basilicata | 254 |
Molise | 187 |
Le tre fasi
La riapertura sarà graduale ma è possibile che sia ripartita anche per Regione, considerando la situazione specifica e il numero dei casi attualmente positivi. Si parla spesso di fase 2, ma forse non tutti quali sono le altre fasi e in cosa consistono di preciso. Andiamo a sintetizzarle:
- Fase 1: si tratta del periodo che stiamo attraversando. È un periodo di quarantena, dove solo le attività essenziali possono continuare a svolgere il loro lavoro. Si tratta della fase del contagio e l’obiettivo di tutta la popolazione è quello di limitarlo e contenerlo il più possibile.
- Fase 2: si tratta di una fase di allentamento, determinata da una riduzione dei casi di contagio protratta nel tempo, che permetterà la riapertura graduale di alcune attività. Resterà per i cittadini l’obbligo di indossare dispositivi di protezione (mascherina, guanti).
- Fase 3: è quella più delicata, perché consiste nel rilancio e nella ricostruzione del nostro Paese, soprattutto sotto l’aspetto professionale ed economico. Ci saranno elementi psicologici e sociali da valutare e che influenzeranno l’andamento della ripresa, senza contare la capacità di resistenza di molte aziende, già oggi molto debole.
Fase 2: come funziona e restrizioni da rispettare
Ma procediamo con ordine: si sta parlando in questi giorni di fase 2. I dati di questa settimana saranno decisivi per capire se si potrà iniziare la riapertura graduale di alcune attività, ma sempre con restrizioni e obblighi da rispettare per tutelare al massimo le condizioni di sicurezza. Quali sono queste attività? Quelle collaterali e di supporto alle attività alimentari e alle farmacie, nonché le imprese meccaniche e di manutenzione. Chi può lavorare da remoto potrà continuare a sfruttare le modalità di smart working, altrimenti bisognerà rispettare la distanza interpersonale di sicurezza e indossare mascherina, guanti e seguire le regole generali e i nuovi criteri che saranno molto rigorosi. A riaprire potrebbero essere anche le imprese artigiane a conduzione singola, dove non è necessario né indispensabile il contatto con la clientela.
Nei supermercati e nelle farmacie continueranno a esserci le regole note oggi, quindi entrate scaglionate in base alla dimensione del luogo e al rispetto della distanza di sicurezza. Il discorso relativo ai bar, ai ristoranti, ai cinema e alle discoteche è ancora in sospeso: queste sono le ultime attività che riapriranno (ma non questo mese) proprio perché favoriscono assembramenti sociali. Anche la loro riapertura sarà condizionata dal rispetto delle regole: ad esempio nei ristoranti i tavoli dovranno essere distanziati, riducendo così la capienza di posti e di conseguenza le entrate.
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