Bonus 600 euro coronavirus a rischio per alcune categorie. Cosa succede
Al bonus di 600 euro riservato a professionisti e partite Iva possono accedere anche gli iscritti alla casse private. Ma le domande superano le risorse.
Pensioni ultima ora: al bonus di 600 euro riservato a professionisti e Partite Iva possono accedere anche categorie che hanno enti previdenziali – o per meglio dire casse private – diversi dall’Inps come nel caso dei giornalisti che fanno riferimento all’Inpgi. Quale è la situazione e qual è il numero delle domande presentate?
Bonus 600 euro, in quanti potranno ricevere i soldi
Ha fatto il punto della situazione Il Sole 24 Ore spiegando che, in base ai criteri adottati legati al reddito prodotto in passato (massimo 50 mila euro dichiarato nel 2019 come reddito anno fiscale 2018), possono accedere al bonus di 600 euro tra coloro che sono iscritti alle casse private circa un professionista su due. Potenzialmente ad aspirare al bonus di 600 euro per il mese di marzo sono in totale 552 mila soggetti. Più di uno su due dei soggetti iscritti al sistema della previdenza libero professionale.
Nell’articolo pubblicato dal quotidiano economico si mette in evidenza che i 200 milioni stanziati dal governo sono sufficienti ad accogliere 333.333 mila richieste. Quindi 6 su 10 delle potenziali richieste. Stando ai numeri aggiornati sino al 3 aprile le domande presentate erano circa 376 mila.
Categorie e numeri
Bonus 600 euro – Scorrendo l’elenco delle categorie emerge con chiarezza la debolezza economica di alcune rispetto ad altre. Assenti (nella ricerca de Il Sole 24 Ore) i dati di architetti di Inarcassa a cui fanno capo architetti ed ingegneri che ha comunicato di non avere la disponibilità dei dati sui redditi dei propri iscritti. Per il resto emerge come il 94% degli psicologi ha un reddito inferiore ai 50 mila euro. Seguiti dall’82% dei geometri e dal 72% dei giornalisti free lance. Un altro dato per certi versi sorprendente è determinato dal fatto che del totale di 240 mila iscritta alla Cassa Forense (avvocati) 90 mila hanno dichiarato redditi sotto i 20 mila euro e altri 60 mila restano comunque al di sotto dei 50 mila euro.
Il bonus di 600 euro dovrebbe essere riproposto, come una tantum, anche per il mese di aprile. Secondo alcune indiscrezioni la somma potrebbe essere superiore rispetto agli attuali 600 euro. Ma è sempre opportuno attendere l’ufficialità.
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