Decreto imprese coronavirus – Dopo il primo intervento del governo sul fronte economico approvato lo scorso 16 marzo 2020, il cosiddetto decreto Cura Italia, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato stasera 6 aprile 2020 un secondo intervento finalizzato a contrastare l’emergenza economica che scaturisce dall’emergenza sanitaria ancora in corso.
Decreto imprese coronavirus: prestiti, Conte: 400 miliardi di liquidità
Conte sui social ha sintetizzato con queste parole l’intervento presentato in conferenza stampa alla presenza dei ministri Patuanelli, Gualtieri e Azzollina: “Nel decreto di oggi arrivano 400 miliardi di liquidità per le imprese, con il #CuraItalia ne avevamo liberati 350, quasi la metà del nostro Pil. Lo Stato c’è e mette subito la sua potenza di fuoco nel motore dell’economia. Quando si rialza l’Italia corre”.
Tra i punti principali del decreto c’è l’immissione di liquidità per un totale di 400 miliardi euro (200 per il mercato interno e 200 per l’export). La sospensione temporanea dei termini fiscali (stop alle tasse) ed il potenziamento del cosiddetto “golden power” lo scudo per tutelare le aziende italiane da scalate ostili.
La garanzia dello Stato per il prestito alle imprese
Decreto imprese Coronavirus – Il governo intende evitare quella che rischia di preannunciarsi come una delle crisi economiche più gravi di tutti i tempi. Come si concretizzano le misure di prestiti alle aziende? In pratica lo Stato mette a disposizione risorse complessive per 400 miliardi di euro: 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export.
Conte ha spiegato: “lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le Pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende”.
Quali sono le condizioni per ottenere i prestiti tramite le banche?
Chi chiederà cifre sino ad un massimo di 25 mila euro avrà uno garanzia dello Stato del 100%. In pratica servirà avere una partita Iva e presentare la dichiarazione dei redditi perché la banca conceda il prestito. C’è solo una anagrafica da parte dell’istituto bancario da compilare senza alcuna verifica.
E per le cifre al di sopra dei 25.000 euro? Dai 25.000 agli 800.000 euro la garanzia dello Stato sarà del 90% con valutazione del merito di credito, al 100% se intervengono anche i Confidi, il consorzio italiano che presta garanzie alle imprese proprio per facilitare l’accesso ai finanziamenti. Mentre con garanzia al 90% e valutazione del merito di credito per i prestiti da 800mila a 5 milioni di euro.
Per sintetizzare: il governo ha approvato un decreto con cui immetterà 400 miliardi di liquidità sotto forma di prestiti che potranno arrivare fino al 25% dello stesso fatturato o al doppio del costo del personale. Una delle condizioni poste dallo Stato sarà quella di non distribuire nel corso del 2020.
Decreto imprese coronavirus, stop tasse
A proposito di tasse Conte ha aggiunto: “Abbiamo deliberato la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio”.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it