Buono spesa 2020: requisiti, modelli e regole delle principali città
Cosa sapere sul buono spesa 2020: i requisiti dei beneficiari, quindi a chi spettano, e i regolamenti dei singoli comuni e delle principali città.
Nell’ultima settimana si è fatto un gran parlare del buono spesa 2020, il sussidio rivolto alle persone e ai nuclei familiari più bisognosi che il governo farà erogare tramite l’azione dei singoli Comuni. Si tratta di 400 milioni di euro destinati ai Comuni che saranno così tenuti a gestire le risorse finanziarie e a erogarle ai nuclei più bisognosi. Nonostante la tempistica ridotta, molti Comuni si sono fatti trovare pronti, ma in altre città la situazione è ancora incerta. Ci sono poi quei Comuni dove le domande sono state decisamente numerose e la situazione, visti i fondi a disposizione, resta incerta. Ogni città, questo è chiaro, sta illustrando indicazioni e procedure diverse, visto che l’amministrazione del fondo è responsabilità degli enti locali. Andiamo a fare il punto della situazione sul buono spesa 2020 nelle grandi città.
Buono spesa 2020 a Roma: come funziona
Sul sito del Comune di Roma ci sono tutte le informazioni necessarie sul buono spesa. I beneficiari sono i nuclei familiari più esposti alle conseguenze economiche derivanti dall’emergenza sanitaria del Coronavirus. I soggetti prioritari saranno quelli non già assegnatari di sostegno pubblico. Del bonus possono beneficiare anche i cittadini residenti che però al momento non hanno possibilità di raggiungere il proprio luogo di residenza a causa del confinamento. I buoni spesa possono essere utilizzati solo per l’acquisto di generi alimentari e/o di prima necessità. Il contributo economico è così ripartito:
- Fino a 300 euro: nuclei familiari composti da 1-2 persone;
- Fino a 400 euro: nuclei familiari composti da 3-4 persone;
- Fino a 500 euro: nuclei familiari composti da 5 o più persone.
La domanda potrà essere presentata a partire dal 16 marzo ed entro e non oltre il 16 aprile 2020 compilando l’apposito modello. I cittadini residenti dovranno scrivere al Municipio territorialmente competente. A partire da lunedì 6 aprile i buoni possono essere richiesti anche presso le edicole convenzionate con Roma Capitale. Andrà presentato il documento d’identità.
Buono spesa 2020 a Milano: la procedura
I residenti a Milano che hanno bisogno del buono spesa 2020 sono tenuti a compilare l’apposito modulo rispondendo a domande su dati anagrafici e conferma dei requisiti di accesso al beneficio. A partire da lunedì 6 aprile, è possibile scaricare e compilare il modulo direttamente sul sito del Comune di Milano. Qualora si abbia necessità di aiuto per la compilazione, si può contattare il numero 02 02 02.
Buono spesa 2020 a Torino: le indicazioni
Per accedere ai buoni spesa a Torino, è necessario recarsi su questa pagina. Bisogna disporre del Codice PIN inviato al cellulare indicato in fase di richiesta tramite SMS, quindi del numero della richiesta presentata e del codice fiscale di chi ha fatto la richiesta. Nell’area sarà presente un pdf che contiene i buoni spesa da 25 euro ciascuno. Il documento andrà scaricato sul dispositivo mobile (quindi nella forma digitale) oppure scaricato da computer e stampato (formato cartaceo). I buoni vengono controllati e verificati in tempo reale (ovviamente non possono essere riutilizzati).
Il punto della situazione a Firenze
Un’ampia informativa pubblicata sul sito del Comune di Firenze (visualizzabile a questa pagina) informa sulle modalità di acquisizione e ricezione dei buoni spesa. Questi ultimi hanno un valore che parte da un base di 150 euro e arriva fino a un massimo di 500 euro. L’importo varia in base alla composizione del nucleo familiare. I buoni serviranno ad acquistare solo ed esclusivamente beni alimentari presso gli esercizi commerciali e alimentari convenzionati di prima necessità (non sarà possibile acquistare alcolici con i buoni spesa, tanto per fare un esempio). Per richiedere il beneficio bisognerà recarsi sul sito del Comune di Firenze e avere determinati requisiti reddituali, tra cui un patrimonio immobiliare che non superi i 12 mila euro. La domanda andrà presentata solo ed esclusivamente online o con supporto telefonico e il Comune valuterà la validità della domanda. Il servizio online sarà disponibile poi sulla Rete civica del Comune oppure sull’apposito sito firenzebuonispesa.it e vi si potrà accedere tramite SPID; CIE o tessera sanitaria.
Buoni spesa 2020 a Venezia
A partire da lunedì 6 aprile è disponibile sul sito della piattaforma Dime (dime.comune.venezia.it) la possibilità di fare richiesta diretta dei buoni spesa.
Buoni spesa 2020 a Bologna
I buoni spesa a Bologna partono da una base di 150 euro per nuclei unipersonali e arrivano a un massimo di 600 euro per nuclei composti da 6 o più persone. Possono richiedere i buoni chi ha perso il lavoro o chi ha subito una riduzione dello stesso senza ammortizzatori sociali (o se questi ultimi risultano insufficienti), sia chi ha subito la sospensione temporanea dell’attività della propria partita Iva, sia chi è impossibilitato a percepire reddito derivante da prestazioni occasionali o stagionali per l’obbligo di permanenza domiciliare, sia per altre cause di bisogno che vanno però specificate nell’autodichiarazione. Inoltre è possibile richiedere il buono se al 31 marzo 2020 non si disponeva di depositi bancari o postali di importo superiore a 10.000 euro. Per richiedere i buoni spesa sarà necessario compilare apposito modulo cartaceo e inviarlo all’indirizzo buonispesa@comune.bologna.it. Per scaricare i documenti e consultare tutte le informazioni in merito vi invitiamo a cliccare su questa pagina.
Buono spesa 2020 a Napoli: come funziona
I beneficiari dei buoni spesa a Napoli sono i residenti nel territorio del Comune che non abbiano reddito o l’abbiano perso in conseguenza dei provvedimenti restrittivi finalizzati al contenimento dell’emergenza sanitaria. Non possono prendere il bonus i percettori di sostegni economici di carattere pubblico, chi ha un contratto di lavoro in essere, chi può usufruire di ammortizzatori sociali e chi è titolare di trattamenti pensionistici. Il contributo, che sarà pari a 300 euro per ogni nucleo familiare in possesso dei requisiti, con una spesa di massimo 100 euro settimanali incrementati di 20 euro a settimana per ogni minore under 12 presente nel nucleo) andrà utilizzato entro il 15 maggio 2020.
L’uso dell’importo è previsto solamente per generi alimentari e/o prodotti di prima necessità, tra cui prodotti alimentari di base non elaborati, prodotti di salute e cura della persona (ma non quelli di bellezza), prodotti di pulizia della casa e per la cura di bambini e neonati.
La domanda andrà presentata esclusivamente compilando l’apposito modulo che si trova sul sito emergenzacovid.comune.napoli.it e si baserà su un’autocertificazione dei requisiti. La domanda per ottenere il bonus andrà presentata entro e non oltre il 10 aprile 2020. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a cliccare su questa pagina.
Buoni spesa 2020 a Bari
I cittadini di Bari potranno rivolgersi al sistema informatico Bari ascolta, che consentirà agli assistenti sociali di censire le persone realmente bisognose che necessitano di questo contributo. Il Comune di Bari erogherà tramite contributi per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità sotto forma di voucher per la spesa, o kit preconfezionati o bonus veri e propri. La banca dati servirà dunque a costruire una rosa di beneficiari che potranno ricevere un buono di 100 euro al mese per ogni componente del nucleo familiare fino a un massimo di 400 euro mensili. Per consultare ulteriori informazioni, cliccate su questo link.
La situazione a Palermo
A Palermo ci sono state troppe domande, tanto da sospendere le richieste fino a lunedì 6 aprile. Ogni nucleo familiare può presentare una sola domanda. Dopo un controllo eseguito dal Comune si riceverà via email o sms una comunicazione che indicherà la procedura di iscrizione da seguire. Per inoltrare la richiesta potete cliccare su questa pagina.
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