Dichiarazione dei redditi 2020 a distanza per coronavirus. Come farla
Viste le limitazioni agli spostamenti e considerando le proroghe disposte sarà possibile fare la prossima dichiarazione dei redditi a distanza?
L’emergenza sanitaria che sta vivendo il paese mette di fronte gli italiani a una lunga serie di quesiti: tra questi anche quelli legati alle scadenze fiscali. Viste le limitazioni agli spostamenti e considerando le proroghe disposte sarà possibile fare la prossima dichiarazione dei redditi a distanza?
Dichiarazione dei redditi: si potrà fare anche a distanza?
La risposta alla domanda è affermativa: la dichiarazione dei redditi quest’anno si potrà fare anche a distanza. Così almeno pare chiaro leggendo l’articolo 25 del decreto Liquidità che, in riferimento all’anno di imposta 2019, prevede la possibilità di ricevere assistenza fiscale a distanza. Nello specifico, il provvedimento recita: “fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria, i soggetti titolari dei redditi di lavoro dipendenti e assimilati possono inviare in via telematica ai Caf e ai professionisti abilitati la copia per immagine della delega all’accesso alla dichiarazione precompilata sottoscritta e la copia della documentazione necessaria, unitamente alla copia del documento di identità”.
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Andare di persona al Caf o dal commercialista?
Dando la possibilità di effettuare la dichiarazione dei redditi a distanza, è chiaro che si potrà evitare di andare personalmente al Caf o dal commercialista. In sostanza, “il contribuente può fornire al Caf o al professionista abilitato un’apposita autorizzazione tramite strumenti elettronici volti ad assicurarne la provenienza”.
Per chi non avesse a disposizione stampante e scanner, l’autorizzazione può essere realizzata tramite un video oppure con un messaggio di posta elettronica. Tali disposizioni valgono anche per “dichiarazioni, modelli e domande di accesso o fruizione di prestazioni all’INPS, come ad esempio la dichiarazione sostitutiva unica a fini ISEE, presentazione del modello RED e la richiesta del Reddito di cittadinanza”. Posto questo bisogna sottolineare che, una volta terminata l’emergenza sanitaria, le suddette deleghe dovranno essere regolarizzate, ossia presentate nelle consuete modalità (versione cartacea).
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