Coronavirus ultime notizie: cosa ci dicono i dati diffusi dalla Protezione Civile aggiornati all’8 aprile? Prosegue il trend positivo, con un calo dei ricoveri ospedalieri. Sembra superato il picco dei contagi, così come quello ospedaliero. Quest’ultimo è molto importante perché permette al sistema sanitario di reggere e di accogliere eventuali nuovi casi. L’aumento dei casi positivi è riconducibile a quello dei tamponi effettuati: ed è proprio questo il dato da considerare ora, considerando l’intenzione di avviare al più presto (ma gradualmente) la fase 2 in Italia. Il rischio è che possano iniziare a circolare i casi positivi e i positivi asintomatici e che la diffusione del contagio possa riprendere. Ci vuole cautela, avverte l’Oms.
Coronavirus ultime notizie: i dati aggiornati al 9 marzo 2020
A un numero record di tamponi effettuati (51.680) è seguito un aumento di casi positivi: gli attualmente positivi sono infatti 1.195 persone, contro le 880 del giorno precedente. Di conseguenza l’incidenza dei positivi è calata al 7,4%, ulteriore dato estremamente importante questo, perché indica ancora una volta la riduzione del contagio. Nel conteggio totale, i casi positivi in Italia (compresi vittime e guariti) sono stati 139.422, con 3.836 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, numero superiore alle 3.039 unità rilevate il giorno precedente.
Calano anche i ricoverati in terapia intensiva: 3.693 persone in tutto, 99 meno del giorno precedente. Forte calo anche delle persone ricoverate con sintomi: 28.485 persone, ovvero 233 in meno del giorno prima. Ancora elevato il numero delle vittime (542 in un solo giorno), ma in rallentamento visto che il giorno precedente erano state 604. Il totale dei decessi ammonta a 17.669 ed è ancora il più alto al mondo.
Ranieri Guerra (Oms): “Curva scende ancora piano”
Coronavirus ultime notizie – Per Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità e consulente tecnico scientifico del Ministero della Sanità, ancora non si può parlare di curva in sostenuta decrescita. “Il plateau si abbassa in maniera lenta, una diminuzione marcata di questa curva ancora non c’è”, avverte. Inoltre esterna i suoi timori a proposito di un “serbatoio di positivi asintomatici che continua a far circolare il virus”. Alla luce di questi dati risulta ancora difficile, a tali condizioni, prevedere una data per le riaperture. “Si potrebbe pensare a riaperture per classe di lavoro, tipologia geografica e classe di età”, ha concluso.
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