Mes in Italia: significato, cosa contiene e ultime novità

Pubblicato il 10 Aprile 2020 alle 14:50 Autore: Guglielmo Sano

Il meccanismo di stabilità (Mes) potrà essere utilizzato come strumento per fronteggiare i contraccolpi economici causati dall’emergenza coronavirus

Mappa Europa
Mes in Italia: significato, cosa contiene e ultime novità

Dopo le prime fumate nere, i paesi dell’Ue hanno raggiunto un accordo sul Mes: il meccanismo di stabilità potrà essere utilizzato come strumento per fronteggiare i contraccolpi economici causati dall’emergenza coronavirus.

No agli Eurobond, sì al Mes (per le spese sanitarie)

L’eurogruppo, cioè l’insieme dei ministri dell’Economia dei paesi Ue, ha trovato un accordo sugli strumenti da mettere in campo per fronteggiare i gravi contraccolpi sull’economia che, con tutta probabilità, l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus determinerà. Tra i punti dell’intesa non si possono annoverare gli Eurobond, nonostante le richieste di diversi governi tra cui quello italiano. Detto ciò, la parte più importante del negoziato è stata imperniata sul Mes, il meccanismo di stabilità europeo.

Dopo intense trattative si è stabilito che ogni paese Ue avrà diritto a richiedere tramite lo strumento un finanziamento pari al 2% del Pil per sostenere il proprio sistema sanitario sotto pressione a causa della diffusione del Covid 19. La quota per l’Italia, in tal evenienza, sarà pari a 35 miliardi. In teoria, l’attivazione del Mes prevede una serie di condizioni – in sostanza, si tratta di misure di austerity – che, in questo caso specifico, non sono previste (fondamentale però che i soldi vengano spesi direttamente o indirettamente ma comunque esclusivamente per i sistemi sanitari).

Prestiti dalla Bei e cassa integrazione europea

Altre decisioni prese nel corso dell’ultimo incontro dell’Eurogruppo riguardano la Banca Europea degli investimenti che impiegherà fino a 25 miliardi che, tramite leva finanziaria, dovrebbero generare 200 miliardi di prestiti garantiti per piccole e medie imprese europee. Inoltre, si è scelto di finanziare la creazione di una cassa integrazione europea (Piano Sure) con risorse complessive pari a 100 miliardi di euro (stanziamenti già nel bilancio Ue, insomma, non sono risorse aggiuntive). Infine, ma il livello è ancora quello delle mere intenzioni, i paesi europei si sono accordati sulla creazione di un fondo per la ripresa dell’economia dell’eurozona da cui attingere una volta passata la crisi.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →