Chiese aperte o chiuse a Pasqua e Pasquetta 2020 in Italia?

Pubblicato il 11 Aprile 2020 alle 13:21 Autore: Guglielmo Sano

Chiese aperte o chiese chiuse? Sarà consentito ai fedeli di recarsi nei luoghi di culto e magari partecipare alle celebrazioni di Pasqua?

Vetrata chiesa
Chiese aperte o chiuse a Pasqua e Pasquetta 2020 in Italia?

Chiese aperte o chiese chiuse per queste festività pasquali? Nonostante l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus, sarà consentito ai fedeli di recarsi nei luoghi di culto e magari partecipare alle celebrazioni?

“Dov’è la nostra fede?”

Il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in questi giorni di polemica sulla questione “Chiese aperte o Chiese chiuse?”, interpellato dal CorSera, ha ricordato come “l’impossibilità di poter partecipare alle messe di Pasqua quest’anno è un atto di generosità. È un nostro dovere il rispetto verso quanti, nell’emergenza, sono in prima linea”. Insomma, dal Vaticano si sceglie la via della responsabilità, per così dire, e la proposta di aprire le chiese al pubblico per Pasqua viene derubricata ufficialmente a provocazione. Anche se è la prima volta che la Settimana Santa viene celebrata in questo modo, cioè senza il concorso dei fedeli, ha ricordato l’alto prelato, “non significa rinunciare a vivere appieno questi giorni”. Insomma, bisogna chiedersi “Dov’è la nostra fede? Nella parola o in un luogo?”.

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Chiese aperte ma celebrazioni a porte chiuse

Dunque, come da decisione delle autorità religiose, chiese aperte a Pasqua e Pasquetta ma celebrazioni a porte chiuse per tutelare il bene collettivo. Insomma, le messe non vedranno la partecipazione dei fedeli ma dei soli celebranti, per evitare di esporre la popolazione al rischio contagio. Nello specifico, al rito avranno accesso oltre ai sacerdoti solo i diaconi, gli organisti e i coristi e, ove previsto, il personale addetto alla trasmissione televisiva.

Però, come si diceva, non è del tutto vietato recarsi in chiesa in occasione delle festività pasquali: chi volesse può recarvisi ma solo se l’edificio è di passaggio sull’itinerario seguito nello spostamento che bisogna effettuare per giustificati motivi (per esempio, sulla strada verso il supermercato o la farmacia). Inoltre, vige anche nel momento della preghiera l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza tra le persone.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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