Sondaggi elettorali: anche questa settimana Termometro Politico indaga le intenzioni di voto degli italiani. Secondo i dati raccolti da Tp, in testa alle forze politiche c’è ancora la Lega con il 30,8%. Segue il Pd al 21,9% (+0,1% rispetto alla settimana scorsa). Nel frattempo, torna sopra il 14% il Movimento 5 Stelle che nella precedente rilevazione era scivolato al 13,8%. I pentastellati prendono un po’ di terreno a Fratelli d’Italia, per cui comunque prosegue un lento ma evidente trend positivo (+0,1% rispetto a sette giorni fa).
Sondaggi elettorali Tp: restrizioni approvate dalla maggioranza del paese
Dopo le intenzioni di voto, come di consueto, l’indagine di Termometro Politico passa ad approfondire il tasso di fiducia nel Presidente del Consiglio Conte. Sul punto c’è da evidenziare come sia in aumento la percentuale di chi ha “molta” fiducia in Conte: ora la percentuale è pari al 23,3%. La scorsa settimana lo stesso dato non superava il 22,8%. Sostanzialmente invariata la fetta di elettori che, invece, dichiara di non avere “per nulla” fiducia nel Presidente del Consiglio (39,7%).
Parallelamente, aumenta anche la percentuale di intervistati che afferma come la propria opinione nei confronti del Presidente del Consiglio Conte sia “migliorata” dallo scoppio dell’emergenza coronavirus: una settimana fa la percentuale era al 34,5% e oggi si attesta al 36%. Uguale a sette giorni fa (26,1%) il tasso di chi alla domanda risponde “è negativa come prima”.
Sondaggi elettorali Termometro Politico – Sono adeguate le restrizioni imposte per contenere il contagio? Il 55,7% degli intervista non ha dubbi, oltre a essere necessarie sono anche equilibrate. Diametralmente, le stesse misure di limitazione sono bocciate dal 43% del campione; da sottolineare, però, che mentre il 30% pensa che siano troppo blande, il 13% ritiene che siano, al contrario, eccessive.
Nel corso della settimana appena trascorsa, il governo ha annunciato il dispiegamento di ben 400 miliardi in garanzie sui crediti per sostenere le aziende nel dopo crisi sanitaria. “Le imprese si riempiranno di debiti” pensa, addirittura, a tal proposito il 48,4% del campione rilevando come si tratti, appunto, solo di garanzie e non di un vero e proprio trasferimento di denaro. D’altra parte, il 27,7% ritiene si tratti di un provvedimento giusto (e che di più al momento non si poteva fare), infine, il 21,4% degli intervista promuove l’iniziativa dell’esecutivo solo parzialmente: non basterà se non ci saranno anche spesa e investimenti.
Inoltre, prosegue il monitoraggio di Termometro Politico sulla volontà degli italiani di uscire o meno dall’Ue e/o dall’Euro. Da segnalare un aumento sensibile in confronto alla settimana scorsa di quelli che sarebbero d’accordo a uscire sia dall’una che dall’altra istituzione: la percentuale è adesso al 39,3%, sette giorni fa si fermava al 37%. Il dato va letto in coppia con un altrettanto sensibile calo di chi preferisce rimanere sia all’interno dell’Unione Europea che dell’Eurozona: sette giorni fa il dato superava il 43%, attualmente, risulta sceso sotto il 41%.
Nota metodologica
Sondaggio realizzato da Termometro Politico Srl tra l’8 e il 9 aprile 2020 su un campione di 2.200 interviste realizzate con metodo Cawi (web panel)
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